"Teste di legno" per aggirare il fisco: scoperte fatture false per oltre un milione di euro

Fatture per operazioni inesistenti per un imponibile complessivo di 1.500.000 euro ed Iva di oltre 300mila euro. E' quanto hanno appurato i finanzieri della Tenenza di Cesenatico nel corso di due verifiche fiscali effettuate nei confronti di ditte individuali operanti nel settore calzaturiero e riconducibili a soggetti di etnia cinese. Le due imprese, intestate a prestanome, sono risultate di fatto gestite da un dominus della stessa etnia che si nascondeva completamente al fisco attraverso le "teste di legno".

Semplice il sistema per neutralizzare gli utili: si ricorreva a documentazione “emessa” da società facenti capo a titolari irreperibili, e con sede - solo cartacea - in Toscana, Emilia Romagna e Marche, autoprodotte dallo stesso dominus che gestiva le due ditte savignanesi. L’attività investigativa, coordinata dal sostituto procuratore Federica Messina, ha consentito di denunciare alla magistratura tre cinesi, oltre al sequestro preventivo di oltre 320mila euro. Nella scorsa settimana i baschi verdi hanno sequestrato tre unità immobiliari per un valore complessivo di 252.900 euro, una "Bmw 530d" oltre ai saldi attivi su conti correnti nella disponibilità degli indagati per un controvalore di circa 20mila euro.

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