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Cronaca

E45, "Di Maio sia presente", i sindaci non si arrendono e chiedono un nuovo incontro al ministro

I sindaci dell'Unione Valle Savio scrivono una lettera al ministro del Lavoro: "Tante imprese hanno vistro crollare il loro fatturato"

I Sindaci dell’Unione Valle Savio e della Romagna non demordono e tornano a rivolgersi con una lettera al Ministro dello Sviluppo Economico, Lavoro e Politiche Sociali Luigi Di Maio per sollecitare interventi urgenti a sostegno delle imprese dei loro territori, gravemente colpite dalla chiusura della E45, chiedendogli di fissare un incontro già nei prossimi giorni. L'auspicico e la richiesta esplicita è che questa volta il ministro del Lavoro sia presente.

“Nell’incontro di martedì - scrivono in una lettera - in cui ci è stato garantito  che nel 'Decretone sul reddito di cittadinanza e quota 100' verrà inserito un emendamento che per noi varrà 8 milioni di euro (destinato ai lavoratori in cassa integrazione, ad orario ridotto di lavoro, ed alle imprese che hanno già sospeso la loro attività), nulla si è potuto decidere per le imprese (e sono tante) che si trovano in difficoltà a seguito dell’emergenza E45 perché costrette, da un lato, a sostenere costi aggiuntivi mentre, dall’altro, hanno visto crollare il loro fatturato”.

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I Sindaci non nascondono la loro preoccupazione, "in particolare per i settori più colpiti: quello dell’autotrasporto, che con la chiusura dell’E45 ha un danno mensile valutabile, secondo Unioncamere Emilia-Romagna, in circa 5 milioni di euro, e quello del turismo, che paga dazio per quasi 800.000 euro al mese".

"Ci auguriamo - concludoni i sindaci - pertanto che il nuovo incontro, che auspichiamo questa volta possa vederla presente ministro Di Maio in modo da poter interagire de visu, possa tenersi quanto prima, e confermiamo con la presente la nostra disponibilità di incontrarla in qualunque momento".
 

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