Travolto sull'Adriatica, fine delle speranze: è morto il 48enne
Il responsabile, subito dopo il sinistro, si era allontanato alla guida di un "Fiat Fiorino" blu, venendo individuato alcune ore più tardi grazie ad una segnalazione sul profilo Facebook del comando della Polizia Municipale di Cesenatico
Il cuore ha continuato a battere fino al tardo pomeriggio di mercoledì. Si è spenta la vita del 48enne cervese Maurizio Picone, ricoverato all'ospedale "Maurizio Bufalini" di Cesena da domenica scorsa, quando è stato investito da un 46enne lungo la Statale 16 Adriatica, all'altezza dello svincolo di Ponente. Il responsabile, subito dopo il sinistro, si era allontanato alla guida di un "Fiat Fiorino" blu, venendo individuato alcune ore più tardi grazie ad una segnalazione sul profilo Facebook del comando della Polizia Municipale di Cesenatico.
L'uomo è stato indagato per lesioni gravi e omissione di soccorso, ma l'accusa si trasformerà in omicidio stradale con il decesso del 48enne. Picone era molto conosciuto nel litorale cervese perchè gestiva un albergo a Pinarella. La vigilia di Ferragosto era sceso in strada per un giro in sella alla sua bici da corsa. Poi il dramma, mentre stava percorrendo l'Adriatica in direzione Rimini.
L'investitore, anzichè fermarsi, si è allontanato, senza prestare soccorso al ferito. E' stato individuato dopo poche ore grazie al tam-tam sui social network e il messaggio diffuso dalla Polizia Municipale rivierasca. Il 46enne, un ravennate gestore di un albergo a Villamarina, ha riferito di aver avuto un colpo di sonno. Ma gli agenti non escludono altre ipotesi. Picone lascia la moglie e due figli.