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Venerdì, 19 Aprile 2024
Incidenti stradali

La morte di Alice a Venice Beach, la famiglia denuncia anche la città di Los Angeles

Quella passeggiata di Venice Beach era pericolosa e le autorità pubbliche dovevano evitare l'accesso delle auto, come quella che nell'agosto scorso investì e uccise la bolognese Alice Gruppioni, che si trovava in California in viaggio di nozze col marito, l'architetto cesenate Christian Casadei

Quella passeggiata di Venice Beach era pericolosa e le autorità pubbliche dovevano evitare l’accesso delle auto, come quella che nell’agosto scorso investì e uccise la bolognese Alice Gruppioni, che si trovava in California in viaggio di nozze col marito, l’architetto cesenate Christian Casadei, che restò ferito assieme ad altre 15 persone. Quel giorno, il 3 agosto del 2013, un’auto “impazzita, un Dodge Avenger, condotto da Nathan Campbell piombò da una strada laterale sulla frequentatissima passeggiata sul Lungomare, causando il gravissimo incidente stradale.

Per Campbell il processo è in corso, per la negligenza alla guida e altri addebiti. Ma il processo si potrebbe sdoppiare, dal momento che sia la famiglia Gruppioni, che il marito Christian Casadei hanno seguito la strada di estendere le accuse alla contea e al municipio di Los Angeles. LA causa è già stata presentata e tra alcune settimane si aprirà il processo. Il presupposto dell’accusa ai due enti pubblici è che la passeggiata, meta di tantissimi turisti, non era adeguatamente protetta, tanto che accadeva diverse volte che auto salissero sul marciapiede.

Alice Gruppioni, 32 anni di Pianoro (Bologna) che si trovava in viaggio di nozze negli Stati Uniti con il marito cesenate  Christian Casadei, con il quale si era sposata il 20 luglio 2013. L'auto senza controllo era piombata sulla folla ignara di quanto stesse per accadere.

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