Incendio, il "giallo" della mappa modificata. L'Arpa: "Solo un aggiornamento"
La modifica delle mappe dell'Arpa? Solo un aggiornamento in base all'elaborazione dei dati delle centraline. E' quanto risponde l'Arpa regionale sulle accuse mosse dal M5S.
La modifica delle mappe dell'Arpa? Solo un aggiornamento in base all'elaborazione dei dati delle centraline. E' quanto risponde l'Arpa regionale sulle accuse mosse dal M5S secondo cui sulle carte online relative alla qualità dell'aria del giorno dell'incendio all'ex Arena di Gatteo era presente prima un peggioramento dell'aria proprio nella zona del rogo, una “macchia rossa” che però è poi sparita all'improvviso la settimana successiva.
In una nota Arpa invia una replica alquanto confusa e poco comprensibile. Questa comunque la versione dell'ente preposto alla tutela dell'ambiente: “La mappa pubblicata sul proprio sito viene prodotta utilizzando un modello numerico di dispersione degli inquinanti. Il modello (utilizzato anche per le previsioni) si riferisce alle concentrazioni “di fondo” e non tiene conto di situazioni legate a emissioni localizzate. A qualche giorno di distanza, in base alla validazione dei dati effettivamente registrati dalle stazioni di monitoraggio, le mappe vengono corrette (e riportano la dicitura “con i dati osservati dalle stazioni di monitoraggio”)”.
Quindi, in sostanza, “i valori di PM10 registrati dalla centralina più vicina (Savignano sul Rubicone) nel giorno dell'incendio e in quelli immediatamente successivi sono stati superiori ai 50 microgrammi/m3 (oltre il limite di legge) e inferiori a 75 microrammi/m3, quindi con classificazione “mediocre”. Tuttavia, va segnalato che questa situazione non è anomala nella stagione in corso: tale valore nella stazione di Savignano sul Rubicone è stato superato 27 volte nel 2015 (6 volte dal 1 ottobre 2015). La mappa attualmente presente sul sito è coerente con tali dati osservati dalle stazioni di monitoraggio (infatti riporta la dicitura “prodotta il 9 novembre 2015 alle 19,05, con i dati osservati dalle stazioni di monitoraggio”). La mappa che era presente precedentemente (fino al 9 novembre), elaborata solo tramite modellistica, non considerava i dati rilevati dalle stazioni”.
