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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

In moto la macchina dei soccorsi: mezzi speciali e squadre partiti da Forlì-Cesena

Il territorio di Forlì-Cesena, subito a ridosso di due delle tre regioni colpite dal sisma, le Marche e l'Umbria, si mobilita per i soccorsi

Il territorio di Forlì-Cesena, subito a ridosso di due delle tre regioni colpite dal sisma, le Marche e l'Umbria, si mobilita per i soccorsi. L'autostrada A14 sarà la via di comunicazione che porterà una colonna di mezzi e uomini specializzati dei vigili del fuoco di Forlì-Cesena nelle zone di Ascoli Piceno, una delle province maggiormente colpite dal sisma nell'alta valle del Tronto.

Si mette quindi in moto la macchina della solidarietà per le popolazioni terremotate di Marche, Abruzzo, Umbria e Lazio, sconvolte nel cuore della nottata tra martedì e mercoledì da una fortissima scossa di terremoto di magnitudo 6.0 Richter, avvertita anche in Romagna. Nel Cesenate particolare preoccupazione al grattacielo di Cesenatico, dove decine di persone sono scese in strada di notte dopo aver sentito la scossa ai piani alti.

Mercoledì mattina dal comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Forlì-Cesena è partita una colonna mobile composta da quattro mezzi, utilizzati normalmente per le ricerche di dispersi e soccorsi in caso di calamità naturali, e nove persone, insieme ai colleghi dell'Emilia Romagna dei Vigili del Fuoco, destinata nella zona di Ascoli Piceno. La colonna ha come destinazione Pescara del Tronto.

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a situazione è critica ed in costante aggiornamento: la scossa di terremoto, con epicentro nei pressi di Accumoli, in provincia di Rieti, Lazio, a soli quattro chilometri di profondità, ha raso al suolo il centro storico di Amatrice. Danni si registrano anche ad Arquata, Norcia, Pescara del Tronto (Ascoli Piceno). Purtroppo ci sono decine di vittime e feriti. I soccorritori stanno scavando a mani nude tra le macerie, alla ricerca di sopravvissuti. E nel dramma ci sono anche storie a lieto fine, con persone estratte dai cumuli di case che non ci sono più. E la terra continua a tremare.

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In Emilia-Romagna si è già attivato il sistema di Protezione civile per  contribuire ad affrontare da subito l’emergenza. La richiesta di intervento è pervenuta già nel corso della notte da parte del Dipartimento nazionale della Protezione civile, e una prima colonna di 20 camion con a bordo un centinaio di volontari e tecnici dell’Agenzia regionale di Protezione civile dell’Emilia-Romagna è partita in mattinata per raggiungere il centro di coordinamento di Rieti, per poi raggiungere la località che sarà indicata.
Il modulo che raggiungerà entro sera le zone colpite è composto da tende capaci di ospitare 250 persone, cucine da campo, una tensostruttura e altri servizi per la prima emergenza. Tra questi primi volontari in partenza non ci sono membri delle associazioni di protezione civile della provincia di Forlì-Cesena, che sono tuttavia in pre-allerta e pronti a mobilitarsi non appena verrà richiesto il loro intervento.

“L’Emilia-Romagna– ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini– è pronta a fare quanto necessario per aiutare da subito le popolazioni colpite dal sisma. Purtroppo sappiamo bene cosa vuol dire affrontare una situazione di questo tipo. Metteremo quindi a disposizione la nostra esperienza per dare, già da ora, il nostro contributo per affrontare la situazione”

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