In arrivo 15 milioni di euro per nuove attrezzature negli ospedali di Forlì-Cesena
Vista l'unificazione dell'Ausl di Romagna, a queste risorse si aggiungono i quasi 11 milioni di euro alla Usl di Ravenna; 8 milioni e 600 mila euro alla Usl di Rimini, oltre ai 4 milioni e 127 mila euro stanziati per l'Irst.
Alla Usl di Forlì arriveranno in totale 5 milioni e 200 mila euro – di cui 5 milioni di risorse statali e 263 mila di risorse regionali – per finanziare 5 interventi, tra i quali acquisizione di attrezzature per l’imaging sanitario (un milione di euro); acquisizione di attrezzature per attività chirurgica, internistica e comfort per il paziente (670 mila euro); acquisizione di tecnologie sanitarie e informatiche per attività distrettuali finalizzate all’integrazione tra territorio e ospedale (440 mila euro); ristrutturazione della Casa della Salute Grande del Presidio Sanitario di Forlimpopoli (377 mila euro); adeguamenti normativi e funzionali dell’Ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì (2 milioni e 700 mila euro).
Alla Usl di Cesena arriveranno 5 milioni e 700 mila euro per 3 interventi: l’acquisizione di attrezzature per il rinnovamento tecnologico della rete hub and spoke di Area Vasta Romagna (600 mila euro); acquisizione di attrezzature per l’ammodernamento tecnologico dei blocchi operatori degli Ospedali (600 mila euro); opere di miglioramento strutturale e impiantistico dell’Ospedale di Cesena (4 milioni e 500 mila euro).
Vista l’unificazione dell’Ausl di Romagna, a queste risorse si aggiungono i quasi 11 milioni di euro alla Usl di Ravenna; 8 milioni e 600 mila euro alla Usl di Rimini, oltre ai 4 milioni e 127 mila euro stanziati per l’Istituto Oncologico Romagnolo.
«Il programma straordinario degli investimenti rappresenta un contributo importante alle politiche sanitarie della nostra Regione e del nostro Paese, perché risponde alle esigenze di riorganizzazione qualitativa e quantitativa della rete ospedaliera – concludono i consiglieri -, alla necessità di riqualificazione delle reti dei servizi territoriali e dei percorsi di assistenza e all’esigenza di strutture e tecnologie sempre più appropriate, moderne e sicure per soddisfare le richieste di salute della comunità e le aspettative degli operatori».