rotate-mobile
Cronaca

Il vescovo: "Il progetto Nuntius va avanti, l'obiettivo porsi all'ascolto, anche dei non credenti"

“La Chiesa è un organismo territoriale, pertanto non può non intervenire ricordando a tutti gli elettori, non solo cattolici, di votare tenendo conto di una serie di questioni"

“La Chiesa è un organismo territoriale, pertanto non può non intervenire ricordando a tutti gli elettori, non solo cattolici, di votare tenendo conto del fattore Europa, della lotta a povertà, disagio ed emarginazione, della sussidiarietà, con la famiglia e la tutela della vita al centro, della solidarietà e della salvaguardia di beni culturali e ambiente”: così il vescovo Douglas Regattieri sul tema delle prossime elezioni regionali. Il vescovo in occasione della festa del patrono dei giornalisti, san Francesco di Sales, ha incontrato venerdì mattina gli operatori dell'informazione in episcopio.

Regattieri ha espresso l’impegno di dare continuità a quanto emerso dal progetto Nuntius, su cui si è espresso ulteriormente: “E' un quadro che desta qualche preoccupazione, anche per le problematiche legate allo spopolamento delle montagne e alla mancanza di sacerdoti, ma non allarmante. Confidiamo nello Spirito Santo per vivificare il ruolo della Chiesa, umana e divina insieme”. 

E' stata anche un’opportunità di riflessione, professionale oltreché personale, offerta dal messaggio di papa Francesco, illustrato in breve dal direttore dell’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali Francesco Zanotti, che in questa giornata ha diffuso un testo sull’importanza di una narrazione umana vera e veritiera, divulgando storie senza fini strumentali che esulano dai princìpi di un’informazione corretta e responsabile, a sostegno della dignità dell’uomo. Quindi si è tornati a parlare del progetto Nuntius, il sondaggio diffuso in tutta la Diocesi, raccolte in un opuscolo che contiene anche le piste di lavoro da intraprendere.

Marco Castagnoli, delegato vescovile per la Commissione diocesana Gaudium et spes e coordinatore del progetto insieme al centro culturale Francesco Luigi Ferrari di Modena, ha ricordato che sono stati 1700 i questionari compilati giunti in ugual proporzione sia in formato digitale e sia in cartaceo con una maggioranza di donne (59 per cento), in prevalenza dai 35 ai 64 anni ( 54 per cento), seguita dai giovani 18-34 anni (19 per cento), in generale occupati o pensionati (oltre 80 per cento) e quasi totalmente di origine italiana.   Tra i 14 comuni, in percentuale la risposta maggiore è venuta da Cesena, poi Cesenatico e Bagno di Romagna. Significativa la partecipazione del 3,4 per cento di Verghereto, la cui percentuale rivela l’interesse forse anche per una più efficace divulgazione.  Ventidue le domande con risposta chiusa e uno spazio per i suggerimenti al vescovo che sono stati oltre 700, catalogabili principalmente nell’incontro diretto con le persone, nella cura di giovani e sacerdoti, proseguendo sulla strada delle unità pastorali.
 
“Un risultato molto soddisfacente – afferma il vescovo Douglas Regattieri – con l’obiettivo raggiunto di porsi in ascolto, insieme, fedeli e laici, con il rammarico dell’esigua risposta dei non credenti, solo il 3 per cento rispetto ad un 86 per cento di credenti e praticanti, che impone una valutazione”.  Pur mostrando delle contraddizioni sulle priorità - da una parte evangelizzazione e dall’altra coinvolgimento nelle attività sociali - un tema ricorrente è stato quello della formazione e di una maggiore attenzione ai linguaggi moderni e ai social media. 
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il vescovo: "Il progetto Nuntius va avanti, l'obiettivo porsi all'ascolto, anche dei non credenti"

CesenaToday è in caricamento