Il ministro vuole spostare i mercati dai centri storici. Ambulanti: "Siamo basiti"
" Il ministro Ornaghi venga a Cesena e vada dovunque in Italia, in un tour che sarebbe illuminante, a visitare i mercati e a constatare sul posto come sono una realtàlegata ai luoghi in cui da molti decenni e in taluni casi - come Cesena -.da secoli si svolgono"
I mercati ambulanti? Luogo di vita e di cultura, di cui gli operatori commerciali su aree pubblica sono alimentatori. E’ il ruolo che rivendica Alverio Andreoli, presidente Fiva Confcommercio di Cesena e vicepresidente nazionale degli ambulanti.
Andreoli non manda giù l’ultima fantasiosa sortita di un esponente del Governo Monti, la direttiva del ministro della cultura Ornaghi, “che potrebbe diventare legge e che intende allontanare l'esercizio di attività commerciali e artigianali su aree pubbliche di valore storico e archeologico - cioé dai centri storico”. Commenta Andreoli: “Dico che sono semplicemente basito”.
“In particolare per il fatto che dal suo autorevole pulpito proprio il Ministero della cultura possa aver solo pensato a questo inconcepibile provvedimento. Il ministro Ornaghi venga a Cesena e vada dovunque in Italia, in un tour che sarebbe illuminante, a visitare i mercati e a constatare sul posto come sono una realtà inimamente e intrinsecamente legata ai luoghi in cui da molti decenni e in taluni casi - come Cesena -.da secoli si svolgono”.
“Piazza del Popolo a Cesena è la piazza del mercato. Spostare altrove il mercato, in periferia o dovunque, non significa solo fare il male degli ambulanti, ma soprattutto fare il male della città e delle persone, stravolgerne l'identità storica, sociale e culturale e favorire disappropriazione e straniamento dei cittadini. Che triste e assurdo paradosso: un'operazione così anticulturale avviata proprio dal Ministero della cultura”.