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Il Comune acquisisce dallo Stato l'ex parco ferroviario e l'ex poligono di tiro

Il Comune di Cesena sta completando le procedure per l'acquisizione non onerosa di tre beni di proprietà dello Stato presenti sul territorio comunale, sfruttando l'opportunità offerta ai Comuni dal decreto legge sulle "Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia"

Il Comune di Cesena sta completando le procedure per l’acquisizione non onerosa di tre beni di proprietà dello Stato presenti sul territorio comunale, sfruttando l’opportunità offerta ai Comuni dal decreto legge sulle “Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia”. L’operazione riguarda un’area di demanio militare posta in prossimità della tettoia di accesso alla Stazione Ferroviaria alle Vigne (zona Secante), il rifugio antiaereo di Viale Mazzoni, e alcune limitate porzioni di aree demaniali nei pressi dell’ex Poligono di Tiro, prospicienti l’alveo del fiume Savio.

Il Comune ne ha fatto richiesta all’Agenzia del demanio già a fine 2013, ottenendo risposta positiva nei mesi scorsi. Ora, per completare il percorso, manca solo il voto del Consiglio comunale, e in vista di questo appuntamento, il provvedimento è stato illustrato alla 1^ Commissione Consiliare, riunitasi lunedì .

“Di fatto – spiegano il sindaco Paolo Lucchi e il vicesindaco Carlo Battistini – in tutti e tre i casi si tratta di beni già affidati al Comune. Più precisamente, l’area in zona Stazione (denominata nella carte ex Parco Ferroviario San Giorgio) è ricompreso all’interno delle opere relative al  progetto di collegamento di Via Cervese – via Ravennate e parcheggio Cesena nord, ed è attualmente adibito a verde pubblico e parcheggio, dopo essere stato consegnato al Comune di Cesena dall’ANAS nel 2007. Analogamente, l’Ex poligono di tiro a segno è ricompreso all’interno di una delle opere di completamento della Secante di Cesena e anche in questo caso è stato consegnato al Comune dall’ANAS nel 2007. Infine, per il rifugio antiaereo di viale Mazzoni il Comune ha stipulato nel 2010 un contratto d’affitto con l’Agenzia del Demanio della durata di sei anni, per il quale viene pagato attualmente un canone di 3.265,86 euro annui. Si tratta, dunque, di ufficializzare una situazione già in atto”.

Una volta ottenuta l’approvazione del Consiglio Comunale, si potrà procedere con la classificazione patrimoniale dei tre beni sulla base degli usi ad essi attribuiti. Dopo tre anni, l’Agenzia del Demanio svolgerà controlli per verificare se i beni trasferiti sono utilizzati dall’ente; in caso contrario lo Stato ne rientrerà in possesso. Ma, vista la situazione, questo è un rischio che il Comune di Cesena non sembra correre.

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