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Cronaca

Il capo della Protezione civile: "A casa anche il Primo Maggio? Credo di sì"

"Dovremmo essere rigorosissimi e credo cambierà il nostro approccio ai contatti umani e interpersonali, dovremo mantenere le distanze"

"Purtroppo sì, dobbiamo stare in casa ancora per molte settimane, credo anche il primo maggio. Non credo che questa situazione così impegnativa passerà per quella data. Dovremmo essere rigorosissimi e credo cambierà il nostro approccio ai contatti umani e interpersonali, dovremo mantenere le distanze".

E' quanto ha affermato venerdì mattina a Radio Uno il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, spiegando che "l'acceso agli ospedali e alle terapie intensive non sta crescendo. I numeri parlano chiaro, cresce anche il numero dei positivi che sono a casa, in terapia intensiva ci si arriva facendo un percorso che parte da un ricovero con sintomi e questi numeri diminuiscono. E questo significa che si sta fronteggiando la malattia. Il Sud regge ma bisogna assolutamente essere prudenti, evitare di uscire di casa e seguire alla lettera le indicazioni che sono state date".

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