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Cronaca

Idv: "Se chiude il tribunale gli avvocati alzeranno le parcelle"

"Il Governo non ha considerato il quasi certo intasamento del Tribunale di Forlì, inadatto ad assorbire il lavoro proveniente da Cesena"

“Fra le varie “sforbiciate”, il Governo ha decretato la chiusura del Tribunale di Cesena che con circa 3.600 cause civili pendenti, la sezione cesenate del Tribunale di Forlì, è la più grossa sezione distaccata di Tribunale in Italia per numero di cause civili a ruolo e fra le prime sedi di Tribunale in assoluto, superando la stessa Forlì”. Inizia così la nota dell'Idv di Cesena firmata da Paolo Vettori.

“La sconsiderata chiusura del Tribunale di Cesena – si legge - comporterà, dunque, il trasferimento di qualunque questione legale alla sede di Forlì, con un ulteriore ed inutile aggravio di costi per tutti e disagi per i cittadini. Ogni udienza, ogni accesso in cancelleria o agli ufficiali giudiziari, andrebbe fatta a Forlì, comprimendo, in tal modo, i diritti dei cittadini dell'intero comprensorio cesenate”.

Aggiungendo alla chiusura del Tribunale anche quella del Giudice di Pace di Cesena, come da programma nei tagli governativi, anche solamente impugnare una multa comporterebbe una perdita di tempo e di denaro tale da diventare inutile. Rinunciare a far valere un proprio diritto presso le sedi competenti, per eccessiva distanza di queste sedi, è un concetto tanto ingiusto quanto folle”.

E' pacifico, infatti, che il disagio della distanza dalla sede del Tribunale, sarà colmato con maggiori aumenti di costi nei tariffari degli Avvocati del cesenate, che dovranno lavorare sempre in trasferta, là dove i loro assistiti dovranno poi seguirli. Inoltre, sarebbe interessante anche calcolare l'aumento di traffico stradale nella direttrice Cesena-Forlì e l'impatto che avrà sulla disponibilità di parcheggi a Forlì".

"Il Governo non ha considerato o, peggio, ha sottovalutato, il quasi certo intasamento del Tribunale di Forlì, inadatto ad assorbire l'enorme mole di lavoro proveniente da Cesena. Il cosiddetto processo telematico, potrebbe almeno in parte lenire tale problema, se non altro per le notifiche degli atti ed il loro via vai dalle cancellerie, ma è vero che si è ancora molto indietro su quella strada ed il 90% degli atti segue ancora la via del cartaceo”.

“I parlamentari cesenati, evidentemente, o non sono stati chiari e saldi nelle posizioni a difesa del Tribunale di Cesena, oppure il Governo ha semplicemente ignorato le loro richieste. In entrambi i casi, ci sarebbe poco di cui stare sereni”.

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