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Cronaca

I metalmeccanici: "Gli scioperi stanno dando il loro effetto"

Dopo 5 mesi di sospensione del confronto e 20 ore di sciopero con annesso il "blocco" dello straordinario e delle flessibilità,sono riprese le trattative

Dopo 5 mesi di sospensione del confronto e 20 ore di sciopero con annesso il "blocco" dello straordinario e delle flessibilità,sono riprese le trattative per il rinnovo del CCNL dell’industria metalmeccanica (Federmeccanica – Assistal) che interessa 1,6 milioni di lavoratori. Spiega una nota della Uil: “Al tavolo le controparti datoriali hanno presentato una proposta per il rinnovo contrattuale che pur rappresentando un apprezzabile avanzamento rispetto alle rigide posizioni iniziali del negoziato, tuttavia non abbandona completamente l'ipotesi del cosiddetto "salario di garanzia" che, nella pratica, porterebbe aumenti contrattuali solo a un'esigua minoranza dei metalmeccanici”.

“Sotto il profilo salariale non viene previsto alcun recupero dell’inflazione per il 2016, ad erogazione zero, mentre il recupero dell’inflazione proposto per il  triennio 2017/2019 sarebbe calcolato, in percentuale decrescente sugli anni precedenti, sul minimo di ciascun livello contrattuale dando luogo all’assorbimento di voci retributive fisse a partire già dal 2017. Nella proposta datoriale viene inoltre previsto l’aumento della contribuzione aziendale per la Previdenza complementare a Cometa dall’1,6 al 2%, l'estensione dell'assistenza sanitaria integrativa (mètasalute) con maggiori prestazioni e la copertura per i familiari a carico, il riconoscimento di un bonus di 100 euro per il 2017 – 150 euro per il 2018 e 200 euro per il 2019. Federmeccanica e Assistal hanno confermato inoltre la disponibilità a prevedere 16 ore di permesso specifico quale "Diritto alla Formazione", più un contributo di 300 euro per i costi dei corsi, in un triennio a condizione che il dipendente utilizzi un suo Par e che sia superata la normativa sulle "150 ore". Su queste proposte, la delegazione sindacale trattante si è riservata di fornire risposte complessive nell'incontro fissato per il prossimo 12 ottobre”, spiega la nota.

“La mobilitazione dei lavoratori metalmeccanici dei mesi scorsi – afferma Roberto Ferrari responsabile della Uilm-Uil di Cesena – ha cominciato a dare i primi frutti costringendo Federmeccanica ed Assistal a rivedere le proprie rigide posizioni iniziali”. “Tuttavia – prosegue Ferrari – la proposta economica risulta ancora insufficiente riguardo al recupero dell’inflazione in quanto nessun aumento è previsto per il 2016 mentre occorrerebbe aspettare 18 mesi di tempo prima di vedersi riconosciuta l'inflazione. Inaccettabile, poi, la proposta di assorbimento delle voci retributive fisse che ha il significato di riproporre la logica del "salario di garanzia" che Sindacato e i Lavoratori hanno respinto in questi mesi.”

“Altro aspetto negativo – prosegue ancora Ferrari – è la previsione di premi di risultato esclusivamente variabili se, come accade di fatto nelle realtà territoriali, non solo diventa difficile aprire tavoli negoziali per il rinnovo dei contratti aziendali, ma la logica datoriale è quella di non premiare adeguatamente la variabilità positiva, erogando cioè premi proporzionati all’effettivo andamento aziendale. In altri termini se l’azienda produce risultati negativi niente premio, se va bene o molto bene i lavoratori devono accontentarsi”. “In questi anni – conclude Ferrari – i lavoratori metalmeccanici hanno pagato a caro prezzo la crisi sia in termini di posti di lavoro persi sia in termini di minori tutele sindacali e pensionistiche grazie alle normative introdotte prima dalla Legge Fornero e poi dal Jobs Act. Ora il pericolo è che gli stessi lavoratori debbano pagare anche l’uscita dalla crisi delle imprese giocando la competitività delle stesse esclusivamente sul taglio dei diritti e del salario, sopportando per di più maggiori carichi di lavoro”.
 

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