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Cronaca

“Guardiamo il diabete negli occhi”, arriva un retinografo in dono dall'associazione

L'associazione Diabete Romagna dona il retinografo al reparto di diabetologia dell’ospedale Bufalini di Cesena

E’ stato consegnato lunedì dall’associazione Diabete Romagna al reparto di Endocrinologia e Diabetologia dell’ospedale Bufalini di Cesena un retinografo per prevenire le pericolose complicanze alla vista legate al diabete. Si conclude così con successo la campagna di raccolta fondi dell’associazione Diabete Romagna “Guardiamo il diabete negli occhi” promosso su “insiemedoniamo.it” il portale di crowdfunding dedicato ai progetti per il sociale del Credito Valtellinese.

Lo strumento, del valore di oltre 14mila euro, sarà collocato nel reparto di diabetologia dell’ospedale Bufalini di Cesena. Il progetto, promosso dall’Associazione Diabete Romagna, è stato realizzato grazie al sostegno della Fondazione Romagna Solidale e della Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena che grazie all’Associazione tra Fondazioni di Origine bancaria dell’Emilia Romagna ha messo a disposizione € 10.000,00. Il progetto è stato possibile anche grazie al contributo di privati cittadini consapevoli delle pericolose complicanze legate ad una malattia subdola come il diabete.

Il diabete è la principale causa di cecità in età adulta tra i 20 e i 75 anni; può portare a gravi problemi agli occhi, tra cui l’appannamento della vista, la retinopatia, la cataratta e il glaucoma. È stato calcolato che dopo 20 anni di malattia diabetica, circa il 70% dei soggetti diabetici ha sviluppato una retinopatia di vario grado. L’individuazione precoce di problemi agli occhi consente trattamenti più efficaci e può fermare la progressione di ulteriori danni alla vista. La donazione del retinografo consentirà una diagnosi precoce della retinopatia diabetica e una miglior assistenza da parte degli specialisti ospedalieri, in termini di prevenzione, diagnosi e cura.

Testimonial della campagna è stato l’atleta non vedente paralimpico Loris Cappanna e il suo atleta guida Andrea Soldati, padre di un bambino con diabete. L’emozionante video, realizzato dal regista dell’associazione Diabete Romagna, Stefano Marconi ritrae i due atleti uniti dal cordino che consente loro di correre in sincronia e con lo sguardo proiettato verso un orizzonte in cui il diabete non debba mai decidere della vita di nessuno. La loro testimonianza di vita è il più bell’esempio di quello che possono fare due persone quando corrono insieme verso un obiettivo condiviso.

“Vogliamo restituire a migliaia di persone con diabete la speranza e la certezza che il diabete non dovrà decidere per loro e che potranno continuare a vedere il mondo con i loro occhi. Grazie al contributo di Fondazione Romagna Solidale, Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena, Creval e delle persone che ci sono state a fianco in questo progetto da oggi potremo farlo.” Pierre Cignani, presidente associazione Diabete Romagna.

“Iniziative di questo tipo – ha sottolineato l'Assessora ai Servizi sociali e al Volontariato del Comune di Cesena Carmelina Labruzzo - non solo ci fanno capire quanto sia realmente essenziale creare rete ma evidenziano l’assoluto valore che sul territorio ricoprono associazioni come ‘Diabete Romagna’, vero collettore sociale. L'associazionismo sociale è forte nella nostra città e, cosa più importante, queste realtà spesso operano in silenzio e a riflettori spenti facendo in modo che nessuno si senta solo. La donazione del retinografo è un esempio: si tratta di un macchinario all’avanguardia e di grande valore economico che adesso potrà essere adoperato dal personale medico-sanitario dell'Ospedale ‘Bufalini’ per la prevenzione e la cura dei pazienti”.  

“L’Azienda USL e tutti i professionisti sono grati all’associazione Diabete Romagna e a tutti i numerosi sostenitori del progetto perché, grazie a questo strumento che potrà essere utilizzato nel reparto di diabetologia anche da personale non specializzato in oculistica, si potrà agire in maniera tempestiva e prevenire alcune tra le più temute complicanze per una persona con diabete.” Queste le parole di ringraziamento del dottor Carlo Lusenti direttore del presidio ospedaliero condivise dal dottor Giovanni Mosconi direttore del Dipartimento Trasversale Internistico Forlì-Cesena e dal dottor Giuseppe Gaiba, direttore Oculistica Ospedale Bufalini di Cesena.

Diabete e cecità

Chiara ha il diabete dall’età di 6 anni, ora di anni ne ha 47. La sua paura più grande è che ad ogni visita di controllo possa emergere una delle pericolose complicanze legate alla malattia, prima tra tutte quella alla vista. Il diabete è una malattia che si nasconde e vive nel silenzio della solitudine, molto diffusa, ma conosciuta spesso in maniera superficiale. Il diabete è una malattia cronica, per la quale non esiste guarigione, caratterizzata dall’aumento della glicemia e dal rischio di sviluppare complicanze croniche invalidanti e a carattere sistemico. Può colpire chiunque e in qualsiasi momento, in Italia ne soffrono circa 5 milioni di persone come Chiara. È una malattia subdola, che non sempre si può prevenire e va tenuta costantemente sotto controllo.

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