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Cronaca Bagno di Romagna

Gruppo universitario in visita a Bagno di Romagna

Bagno di Romagna riceverà, lunedì 1° ottobre, la visita di un raggruppamento interuniversitario che considera il comune termale come uno fra i casi esemplari per una ricerca di valore nazionale

Bagno di Romagna riceverà, lunedì 1° ottobre, la visita di un raggruppamento interuniversitario che considera il comune termale come uno fra i casi esemplari per una ricerca di valore nazionale attualmente in campo (PRIN). Il raggruppamento, costituito da ricercatori e docenti delle università di Ancona, Bari e Pavia, sarà guidato in questa particolare iniziativa dal prof. Giorgio Praderio dell’Università di Bologna e dagli ingegneri Luigi Bartolomei e Alberto Bortolotti.
La visita è stata preparata da una serie di contatti intervenuti nel tempo, direttamente fra il professor Praderio e il sindaco Lorenzo Spignoli.

Al centro degli interessi della delegazione universitaria vi sarà il sistema urbano e paesaggistico di Bagno di Romagna e le sue peculiarità morfologiche e naturalistiche. Gli itinerari delle acque sono il “fil rouge” che il gruppo di ricerca ha scelto per mettere a sbalzo forme di integrazione tra reti e sistemi, capaci di aprire il territorio a nuove economie. Presso il Comune di Bagno di Romagna le acque termali sono tanto all’origine del teleriscaldamento, quanto al centro dell’attività turistica che è tra i principali indotti del territorio: “La sovrapposizione tra reti è un potenziale estremamente significativo in vista di ogni progetto di efficiente riconciliazione delle forse agenti nel paesaggio contemporaneo, un autentico integratore di sistema, una risorsa presente e già potenzialmente capace di divenire generatore di nuove opportunità, per amplificare le potenzialità attrattive del territorio e aprirle sempre più alle nuove filiere del turismo”, ha affermato il professore Giorgio Praderio.

Il gruppo di ricerca raccoglie, nel caso di Bagno di Romagna, testimonianze che rivelano aperture ad un territorio più vasto. Gli “itinerari dell’acqua” che l’Unità di Ricerca di Bologna ha scelto, sono un elemento esemplificativo di questa ricerca che tende ad elaborare strumenti di analisi esportabili a territori più ampi, come cita il titolo di questa iniziativa: “CENTRI MINORI E RETI DI TURSMI EVOLUTI NEL BACINO ADRIATICO-IONICO: PRESIDII, PAESAGGI E FILIERE DELL’ABITARE”.

L’appartenenza del Comune al Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, aumenta il potenziale di questo luogo rispetto alla sua vocazione turistica, incentivando forme sperimentali dell’ospitalità temporanea anche in relazione alla recente riscoperta degli antichi itinerari di pellegrinaggio aperti oggi a forme più ampie di ricettività turistico-sportiva, ben integrabile con il turismo termale.
Il gruppo di ricerca, (al quale partecipano il prof. Fausto Pugnaloni - Università Politecnica delle Marche-, il prof. Angelo Bugatti - università di Pavia - e la professoressa Antonella Calderazzi - Politecnico di Bari-), visiterà la Centrale di Teleriscaldamento e quindi sarà ospite dell’hotel e stabilimento termale Sant’Agnese, dove avrà modo di dialogare con il Sindaco Lorenzo Spignoli, con il Presidente della società Tre Terme Ferruccio Boghi e operatori del settore.
 

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