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Cronaca

"Grandi qualità umani e culturali", l'Università della Terza Età ricorda Ottorino Bartolini

Il presidente dell'Università della Terza età ricorda Ottorino Bartolini, storico che fu anche presidente del consiglio regionale

"Immagino che tanti e tanti messaggi arriveranno in queste ore di dolore alla famiglia e desidero ricordare, per quello che può valere la mia piccola testimonianza, la figura di Ottorino Bartolini, cesenate, trasferitosi da diversi decenni a Forlì, ma sempre legato alla sua città di origine e a quanti hanno cercato a Cesena di procedere nel campo della ricerca storica e non solo". E' il ricordo di Daniele Vaienti, Presidente dell'Università Terza Età di Cesena.

"Tanti sono stati gli ambiti diversi nei quali Ottorino ha espresso la sua personalità e ha manifestato le sue qualità culturali ed umane: un posto di rilievo è per la prediletta ricerca storica e, in particolare per gli avvenimenti del secolo passato. Ottorino ha diretto l’Istituto Storico della Resistenza, ha studiato il movimento socialista, nella tradizione famigliare che si rifaceva ai fratelli Gastone e Sigfrido Sozzi e, di fatto, non ha mai interrotto la sua ricerca, scrivendo pagine importanti in numerosi articoli, contributi e volumi, fino alla vigilia della sua scomparsa".

"Siamo stati vicini in tante occasioni - prosegue Vaienti - frequenti gli incontri nella casa cesenate del fraterno amico Pietro Vaenti, per discutere e promuovere le iniziative dell’Istituto Storico dei Lager nazisti intitolato a “Vittorio Emanuele Giuntella”. Un piccolo e vivacissimo ‘cenacolo’ che ha portato alla realizzazione di tante iniziative di significato storico nazionale e non solo, come il Convegno Internazionale di Studio su “Lotta armata e Resistenza delle Forze Armate Italiane all’estero” del 1986, il Convegno Nazionale su “Il Ritorno” e il recupero dei canti della Resistenza Italiana all’estero del 1995, Il Convegno del 2005 su “L’8 settembre” e tanti altri momenti consegnati ormai alla storiografia non solo locale. Ultimo appuntamento, dopo la scomparsa di Pietro Vaenti, fu la partecipazione di Ottorino con uno scritto introduttivo, al volume “Il gran Rifiuto: storia e storie degli Internati Militari Italiani dopo l’8 settembre 1943”. Il libro, che curai assieme agli amici Claudio Riva e Maurizio Balestra, venne presentato in occasione della Giornata della Memoria nel gennaio 2014 nell’Aula Magna della Malatestiana (ex Liceo “Monti”), nel corso di una importante giornata di studio che vide l’inaugurazione di una mostra con documenti originali e inediti della prigionia degli IMI nei lager e della loro eroica Resistenza all’estero. Ottorino seguì fino in fondo e diede un contributo significativo alle iniziative del “Giuntella”.

"L’attenzione alle “cose cesenati” non è mai venuta meno. Ricordo solo altri due ambiti significativi: la partecipazione alle conferenze indette dal Circolo Culturale Filatelico Numismatico “Ennio Giunchi” di Cesena, nel quadro delle manifestazioni destinate alla città che il Circolo promuove tradizionalmente a fine ottobre. In diverse occasioni Ottorino ha tenuto apprezzate e seguite conferenze e ha contribuito con materiale frutto delle sue ricerche. Ricordo, assieme al Presidente del Circolo Edmondo Magnani la partecipazione e gli apprezzamenti per la mostra storico-documentaria dedicata nel 2017 a Maurizio Bufalini".

"Così come non voglio dimenticare, a proposito delle iniziative della Università della Terza Età di Cesena, la presenza di Ottorino fra i relatori. E’ registrata fino dalle prime edizioni, chiamato da Nello Vaienti sul finire degli anni ’80 e poi, più di recente, nelle conferenze di un paio di anni fa. All’Università della Terza Età Ottorino presentò anche alcuni suoi libri dedicati alle fiabe e all’esigenza che il mondo favolistico dei nostri bambini venga preservato. Una persona di inesauribile energia e versatilità, che si concedeva con generosità e ritornava spesso a Cesena per non mancare ai nostri appuntamenti dei quali si teneva sempre informato telefonicamente e con gli scambi di posta elettronica".

"Non ho citato –e altri lo faranno senz’altro- la sua intensa attività politica e istituzionale: ricordo solamente la sua partecipazione al Consiglio Regionale dal 1975 al 1984, con la Presidenza del Consiglio Regionale per alcuni anni, fra il 1980 e il 1984".
 

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