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Cronaca

"Gli incidenti non sono una fatalità", la classifica delle infrazioni stradali più frequenti

Un dato purtroppo significativo riguarda il superamento dei limiti di velocità, che si conferma l’infrazione principe

L'Osservatorio regionale alla sicurezza stradale fotografa la situazione relativa all’area di Forlì-Cesena, per quanto riguarda le violazioni del codice della strada.

I residenti, fascia di età over 14, al 31 dicembre 2018 erano 343.402 di cui 274.803 titolare di patenti attive (A, B, C, e D), pari al 80,02%, in crescita rispetto alla media regionale che è pari al 77,89%. Nel 2017 i residenti fascia di età over 14 erano 346.334, nel 2018 sono calati dello 0,85%, le patenti attive erano 273.428, nel 2018 sono cresciute dello 0,50%, le infrazioni erano 17.231 e nel 2018 sono calate del 11,67%%, conseguentemente sono calati i punti decurtati, passati da 63.299 a 55.304 nel 2018.

Analisi delle principali infrazioni

Superamento limiti di velocità (art. 142 CdS). Un dato purtroppo significativo riguarda il superamento dei limiti di velocità, che si conferma l’infrazione principe. Nel 2018  7.610 infrazioni e 23.048 punti in meno solo per le patenti B. Questa infrazione è la concausa, assieme alla distrazione, dell’81% dell’incidentalità stradale (fonte Commissione parlamentare trasporti).

Passaggio con semaforo rosso e violazione della segnaletica stradale, ad eccezione dei segnali di divieto di sosta e di fermata (art. 146 CdS). E’ la seconda infrazione più frequente con 1.826 infrazioni  e 7.546  punti in meno.   

Mancato allacciamento delle cinture del conducente e/o trasportato minorenne; o mancato uso dei seggiolini per bambini; o alterare il corretto uso delle cinture (art. 172 CdS) Un dato sorprendente riguarda il mancato allacciamento delle delle cinture anteriori o posteriori o mancato uso dei sistemi di ritenuta dei bambini (seggiolini) che risulta la terza infrazione più sanzionata: 1050 con 5.375 punti in meno sulla patente.

Uso cuffie o apparecchi radiotelefoni durante la guida; o mancato utilizzo delle lenti se prescritte (art. 173 CdS). Risulta la quarta infrazione, prevede una sanzione, a parere dell'osservatorio, troppo morbida, perché solamente in caso di recidiva, si procede alla sospensione della patente. 832  le infrazioni e 4.185 i punti decurtati.

Sosta nelle corsie riservate agli autobus; o sosta e fermata negli spazi riservati a veicoli per persone invalide o in corrispondenza di rampe, scivoli o corridoi di transito; sosta negli spazi riservati alla fermata degli autobus o dei taxi (art. 158 CdS). Le infrazioni sono un numero limitato, ma è da considerare il numero limitato di area sosta riservata a persone invalide. Le infrazioni sono 610  e 1.222 i punti in meno. Il dato è significativo di un comportamento irrispettoso e di mancanza di educazione civica verso coloro che sono i più deboli fra gli utenti della strada.

Sottolinea l'osservatorio: "I dati sopra analizzati attestano che è il comportamento umano errato sulla strada la causa principale dell’incidentalità. L’incidentalità, oltre l’80%, viene universalmente imputata alla distrazione, causa principale o concausa con l’eccesso di velocità. Un esempio significativo è che a oltre trent'anni dalla approvazione della legge, ci dimentichiamo ancora di allacciare le cinture di sicurezza e cosa ancor più grave non tutti utilizzano il dispositivo di ritenuta per trasportare i bambini, il cosiddetto seggiolino".

"L’incidentalità non è una fatalità, ma una conseguenza dell’agire umano. La “vision zero” dipende da ciascuno di noi, perché l’incidente non è quasi mai una fatalità, ma una conseguenza di un comportamento umano non corretto e non rispettoso delle norme del Codice della Strada", conclude l'osservatorio per la sicurezza stradale.

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