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Cronaca

"Il Gioco d'azzardo non ha età": a rischio anche anziani e pensionati

"Con questa iniziativa - spiega Marcello Mazzotti, Coordinatore Cupla per il comprensorio cesenate - puntiamo ad alzare il livello di attenzione e a contribuire all'informazione in merito ad un fenomeno sempre più dilagante e preoccupante"

Il Coordinamento Unitario Pensionati Lavoro Autonomo, composto da 7 Associazioni Nazionali dei Pensionati da sempre attento alla promozione di iniziative rivolte alla tutela dei diritti e del benessere delle persone anziane, promuove sabato ore 9.30 (Sala Riunioni Confartigianato Cesena, via Ilaria Alpi 49, Torre del Moro) il convegno pubblico nazionale sui rischi del gioco rivolto ad anziani e pensionati.

“Con questa iniziativa - spiega Marcello Mazzotti, Coordinatore Cupla per il comprensorio cesenate - puntiamo ad alzare il livello di attenzione e a contribuire all'informazione in merito ad un fenomeno sempre più dilagante e preoccupante. Bastano pochi numeri, infatti - prosegue Mazzotti - per comprendere la portata del fenomeno in Italia, paese primo in Europa per numero di giocatori e per numero di slot machine presenti sul territorio, qualcosa come 400mila macchinette, strumenti attraverso i quali si arricchisce l’industria del gioco, terzo business italiano con un fatturato di 90 miliardi di euro”.

“Il nostro obiettivo – afferma Cesare Garavini, presidente Cupla Forlì-Cesena – è far sì che il gioco ritrovi la sua dimensione ludica di passatempo e di divertimento. A tal fine, attraverso un'indagine svolta tra i nostri soci pensionati (300 questionari somministrati ad inizio della scorsa estate), avvalendoci della preziosa collaborazione del Dipartimento di Psicologia UOS di Cesena, Università di Bologna, conosceremo meglio gli effetti del fenomeno della ludopatia, indicando soluzioni adeguate, per contribuire a superare tutte le conseguenze che possono derivarne, dalla povertà alla violenza domestica, dai disturbi psicologici alla criminalità”.

“Coinvolgendo anche l’amministrazione comunale - aggiunge Christian Turci, Segretario Cupla Forlì-Cesena - vogliamo aprire un dibattito a più voci al fine di studiare possibili soluzioni per frenare questo dilagante e deleterio fenomeno, una piaga sociale che può e deve essere contrastata, magari prevedendo detrazioni fiscali per gli esercizi pubblici che rinunciano alle macchinette, introducendo la ‘tracciabilità’ della giocata e, perché no, destinando parte degli introiti alle attività di cura delle ludopatie”.

Il convegno, in programma sabato 25 ottobre, dalle 9.30, nella Sala riunioni della Confartigianato Cesena (via Ilaria Alpi 49 – Torre del Moro) si aprirà con la relazione introduttiva di Marcello Mazzotti, Coordinatore Cupla Cesena. A seguire gli interventi dei relatori: Prof.ssa Silvana Grandi, Ordinario di Psicologia Clinica presso l'Università di Bologna; Dott.ssa Eliana Tossani, ricercatrice al Dipartimento di Psicologia presso l'Università di Bologna; Michele Sanza, direttore del Programma Dipendenze Patologiche – Unità Operativa Ser.T Ausl Romagna; Simona Benedetti, assessore al Welfare Comune di Cesena. Interverranno anche rappresentanti dell'Associazione Giocatori Anonimi Cesena. Dopo le relazioni seguirà dibattito moderato dal giornalista Gian Paolo Castagnoli. Conclusioni affidate al presidente del Cupla Forlì-Cesena.

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