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Cronaca Cervese Nord / Ponte Europa Unita

Degrado e pericolo sotto il ponte: a un passo dal Savio in piena un giaciglio per 5-6 persone

Un giaciglio non solo al freddo e nel degrado, ma anche immerso nel fango e a pochi metri da un potenziale pericolo per la vita delle persone, il fiume in piena: è lo spettacolo, non degno di una città come Cesena. Con le ultime piogge è una fortuna che non ci sia scappato il morto

Un giaciglio non solo al freddo e nel degrado, ma anche immerso nel fango e a pochi metri da un potenziale pericolo per la vita delle persone, il fiume in piena: è lo spettacolo, non degno di una città come Cesena, che si presenta sotto il Ponte Europa Unita, il ponte che collega l’area dell’ex Zuccherificio alla zona ippodromo. Di sgomberi in passato ce ne sono stati, purtroppo però il problema si ripresenta.

DEGRADO SOTTO IL PONTE, IL VIDEO (Di Davide Sapone)

Per tutto l’inverno, a giudicare dal numero di “letti” messi a terra, almeno 5 o 6 persone hanno dormito stabilmente sotto l’ultimo e più moderno ponte realizzato sul fiume Savio. Nell’ultimo mese questo anche con un grave rischio per i clochard stessi: il fango lasciato da una delle ultime piene del Savio lambisce chiaramente i giacigli ed è segno evidente di dove è arrivata l’acqua. Il luogo, con il ponte molto basso e un anfratto scavato nella terra che “ripara” anche sui lati (e quindi rende meno esposti al vento e al freddo) è sicuramente “ambito” per chi ha la sfortuna di dormire senza un tetto sulla testa, ma contemporaneamente può rivelarsi una trappola mortale in caso di piena improvvisa del fiume.

Giacigli sotto il Ponte Europa:pericolo e degrado (Foto D.Sapone)

La “casa” realizzata dentro l’argine non ha solo letti e coperte pesanti, ma anche un “ponticello” per raggiungerla, sedie su cui stendere vestiti bagnati (presenti anche vestiti da donna, che quindi sono presenti sotto il ponte stesso), bacinelle, scarpe, bevande e bicchieri. Non erano presenti invece alcolici o bottiglie vuote di essi. Tutt’intorno, pozzanghere profonde anche diversi centimetri, ristagnanti per l’incapacità del terreno zuppo di assorbire l’acqua. Oltre allo spettacolo poco decoroso, lamentato più volte dai residenti della zona, impossibile non pensare all’ultimo mese di piogge, con il fiume che ha rappresentato un’emergenza continua, con andate di piena che sono cresciute fino al limite degli argini nel giro di poche ore. Sommando le due problematiche viene proprio da dire che per fortuna non c’è scappato il morto. Sperando di non dover vedere una tale situazione anche la prossima volta che si ripresenta l’emergenza.

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