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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Sorpresi a rubare un'auto, scappano verso i binari ma finiscono arrestati

Alla vista delle divise sono scappati nel cuore della notte, guadagnando la fuga lungo la massicciata della ferrovia. Ma le ricerche delle forze dell'ordine hanno comunque dato buoni esiti, permettendo di individuare e arrestare due ladri

Alla vista delle divise sono scappati nel cuore della notte, guadagnando la fuga lungo la massicciata della ferrovia. Ma le ricerche delle forze dell'ordine hanno comunque dato buoni esiti, permettendo di individuare e arrestare due dei tre fuggitivi. E' l'epilogo dell'operazione congiunta tra polizia e carabinieri nella notte tra sabato e domenica.

Il tutto parte da una chiamata al 113, in cui si segnalavano tre soggetti nell'oscurità, intorno alle 3,30, trovati ad armeggiare intorno ad una Fiat Uno. All'arrivo della polizia, i soggetti erano già usciti ad aprirla ed erano a bordo, e – vistisi scoperti – si sono dati immediatamente alla fuga a piedi. E' capitato in via Ravennate nei pressi del sottopassaggio pedonale. Uno di loro è scappato veloce nel sottopassaggio, dileguandosi dall'altra parte della ferrovia, mentre un secondo ha scavalcato il muretto che separa dai binari ed è fuggito nella notte lungo la massicciata. Nello scavalcare ha perso le scarpe ed è corso via sul pietrame dei binari, col rischio tra l'altro di essere investito.

Gli operatori tuttavia non si sono dati per vinti. I carabinieri hanno cercato nella zona di Sobborgo Comandini e hanno trovato e messi in manette il ladro passato oltre la ferrovia, mentre la polizia – nel corso della sua perlustrazione in auto – ha rintracciato ed arrestato il secondo soggetto: che camminava senza scarpe, coi piedi sporchi di grasso e catrame. Entrambi sono finiti in manette con l'accusa di furto in concorso.

Si tratta di due tunisini, uno di 21 anni, una sfilza di precedenti e appena uscito dal carcere di Piacenza, in cui era detenuto per rapina e l'altro di 27 anni, anche lui noto alle forze dell'ordine. La polizia ritiene che il furto della Uno, una macchina di fatto priva di un valore di mercato, fosse finalizzato ad una rapina che sarebbe stata poi commessa lunedì o nei prossimi giorni. Dato il quadro dell'arresto e i precedenti, il giudice nel processo per direttissima ha condannato a due anni il 21enne e a un anno e 4 mesi il 27enne, disponendo per entrambi il mantenimento in carcere.

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