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Cronaca

Cesena dà l'ultimo saluto al Vescovo, in centinaia per l'addio a Monsignor Garavaglia

Il vescovo Douglas Regattieri ha aperto il funerale leggendo il messaggio per Lino da parte del Papa

Una Piazza della Libertà soleggiata e con diverse centinaia di persone sotto il tendone hanno fatto da cornice al funerale di Lino Garavaglia, vescovo della diocesi di Cesena-Sarsina dal 1991 al 2003. Il Vescovo emerito si è spento venerdì mattina nella casa di riposo “Don Baronio”, avrebbe compiuto 93 anni il prossimo 9 settembre. Presenti al rito anche diversi sindaci, tra cui Enzo Lattuca.

L'ultimo saluto al Vescovo (Foto Francesco Botta)

Il vescovo Douglas Regattieri ha aperto il funerale leggendo il messaggio per Lino da parte del Papa: “Il Sommo Pontetice partecipa spiritualmente al lutto che colpisce l’intera comunità ecclesiale, e mentre ne ricorda il ministero svolto dapprima come vescovo coadiutore di Tivoli, poi come titolare della medesima diocesi e in seguito come pastore della diocesi di Cesena Sarsina, innalza fervide preghiere di suffragio per la sua anima, affidandola alla celeste intercessione della Beata Vergine Maria. Con tali sentimenti, Sua Santità invoca per il defunto il premio eterno, promesso ai fedeli servitori del Vangelo, e di cuore in parte a vostra eccellenza, agli altri presuli, ai sacerdoti, e ai fedeli tutti come pure i familiari del compianto vescovo, la confortatrice benedizione apostolica. Unisco il mio personale cordoglio e la mia preghiera”.

Dopo il rito religioso di oggi, la salma dell’ex vescovo verrà tumulata nella tomba di famiglia a Mesero, sua città natale in provincia di Milano. 
Garavaglia entrò nell'Ordine dei frati minori cappuccini il 14 agosto 1947; un anno dopo la professione temporanea dei voti, mentre corrispose al Ferragosto del ‘51 l’inizio della professione solenne.

Frequentò poi la facoltà di missionologia dell'Università Cattolica di Lovanio, in Belgio. Nel 1957 diventò e restò per vent’anni segretario provinciale per le missioni, durante il mandato riuscì a visitare le missioni dei cappuccini lombardi in Brasile, Camerun, Costa d'Avorio e Thailandia. 

L'11 febbraio 1986, papa Giovanni Paolo II lo nominò vescovo coadiutore di Tivoli; l'8 marzo successivo ricevette l'ordinazione episcopale dall'arcivescovo Lucas Moreira Neves. Il 25 giugno 1987, con la rinuncia per motivi di salute del vescovo Guglielmo Giaquinta, diventò vescovo di Tivoli. Il 25 marzo 1991 papa Giovanni Paolo II lo nominò vescovo di Cesena-Sarsina, sostituendo Luigi Amaducci. Il 3 dicembre 2003 il Pontefice accolse la sua rinuncia, presentata per raggiunti limiti di età. A succedergli  fu Antonio Lanfranchi, fino ad allora vicario generale di Piacenza-Bobbio.

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