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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Fertility Day, scoppia la bufera: "Campagna che ci fa piombare nel medioevo"

Arriva anche in Romagna la polemica sul Fertility Day, l'iniziativa voluta dal ministero della Salute per promuovere una giornata nazionale di informazione su maternità e paternità

Arriva anche in Romagna la polemica sul Fertility Day, l'iniziativa voluta dal ministero della Salute per promuovere una giornata nazionale di informazione su maternità e paternità. Tuttavia le immagini e gli slogan scelti per lanciare l'evento, in programma il 22 settembre, stanno suscitando un'ondata di polemiche che sono esplose in poche ore sui social network. Gli slogan contestati sono "La bellezza non ha età, la fertilità sì" (con tanto di clessidra raffigurata); "Datti una mossa! Non aspettare la cicogna", oppure "Genitori giovani. Il modo migliore per essere creativi" e "La fertilità è un bene comune".

Velocemente si è infiammata la discussione, con dissociazioni anche all'interno della maggioranza che sostiene il ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Su Facebook tra i primi a commentare c'è stata il il sindaco di San Mauro Pascoli, Luciana Garbuglia: “Credo si debba intervenire al più presto e fermare questa campagna assurda”. Secondo i propositi del ministero la giornata della fertilità è stata istituita "per richiamare l'attenzione di tutta l'opinione pubblica sul tema della fertilità e della sua protezione. La sua istituzione è prevista dal Piano Nazionale della Fertilità per mettere a fuoco con grande enfasi: il pericolo della denatalità nel nostro Paese, la bellezza della maternità e paternità, il rischio delle malattie che impediscono di diventare genitori, l'aiuto della medicina per le donne e per gli uomini che non riescono ad avere bambini”.

SEL – Si unisce al coro delle proteste anche Sinistra Ecologia e Libertà (SEL) di Cesena. Dice Elena Baredi in una nota: “Apprendo con sgomento della nuova ed inaccettabile campagna promossa dal Ministero della salute che porta la firma di una incompetente Ministro Beatrice Lorenzin. Si tratta di una campagna dedicata alla fertilità - chiamata in maniera ridicola Fertility Day  -  che puzza moltissimo di campagne mussoliniane per chi conosce la storia del nostro Paese. Per fare figli occorrono, soprattutto ai giovani, lavoro, un welfare che funzioni, servizi di qualità non spot vergognosi e mancette elettorali”

“A volte par che certi ministri di questo Governo vogliano farci tornare all’età del Medioevo in termini di diritti e battaglie di civiltà. Questa campagna dimentica tanti anni di lotte, di impegno, soprattutto culturale, che le donne hanno compiuto: di quelle donne che leggittimamente si sono battute perché la maternità fosse una scelta e di quelle che, nel dolore di non poterla vivere, si sono battute insieme alla comunità scientifica. Sono certa che l’Amministrazione comunale di Cesena -ed in particolare l’assessorato alle politiche della salute e delle differenze - saprà con ogni mezzo distinguersi da questa volgare campagna e puntualizzerà che ben altre sono le politiche necessarie da mettere in campo”.

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