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Cronaca

Cesenatico, Famiglini (Pli): "Allagamenti, occorrono nuove misure"

Abbiamo molto apprezzato l'iniziativa volta ad individuare non solo le cause ma anche le possibili soluzioni per il problema degli allagamenti che hanno colpito la periferia di Cesenatico esattamente un anno fa.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di CesenaToday

Mercoledi scorso si è tenuto presso la sala parrocchiale del quartiere
Madonnina l'incontro promosso dal consigliere comunale Renzo Baredi (UdC)
sul tema della sicurezza idraulica nel nostro territorio comunale. Abbiamo
molto apprezzato l'iniziativa volta ad individuare non solo le cause ma
anche le possibili soluzioni per il problema degli allagamenti che hanno
colpito la periferia di Cesenatico esattamente un anno fa. Condividiamo
l'analisi del fenomeno "alluvionale" compiuta con l'ausilio dei tecnici del
Consorzio di Bonifica che nelle sue linee generali coincide con la nostra.
Concordiamo altresi con il progetto ambientale e naturalistico proposto che
accoglie punti di vista che avevamo più volte espresso pubblicamente, come
la creazione di una vasta area verde nelle zone soggette ad inondazioni.
Riteniamo inoltre che siano necessarie casse di espansione per mettere in
piena sicurezza il nostro territorio da fenomeni di piena troppo violenti
per essere drenati completamente dal nostro sistema di scolo. Aggiungiamo, a
sostegno di quanto proposto dal consigliere Baredi, che sia necessaria una
vasta opera di revisione, risagomatura e dragaggio dei canali consorziali e
che sia indispensabile fare in modo che la pendenza del canale Fossatone
privilegi lo scorrimento di portate che abbiano origine nel bacino idrico di
Cesenatico e che sfocino a Zadina. Il canale Tagliata non deve risultare nei
fatti, come purtroppo è ora, di semplice ausilio al porto canale ma
piuttosto deve essere messo nelle condizioni di sostituire in toto lo
sbocco a mare di Cesenatico qualora venisse chiusa, all'occorrenza, questa
via di sfogo. Occorrerebbe in tal senso ritornare sui propri passi e
rivalutare positivamente le soluzioni che i tecnici proponevano
precedentemente all'ipotesi, messa poi in opera, del by-pass con botti a
sifone. Da questo punto di vista allargare il canale Tagliata partendo dalla
zona dello sbocco ed eliminare il manufatto del by-pass forse potrebbe
essere una soluzione da prendere in debita considerazione. Deve essere
chiaro il principio che le acque in primo luogo devono essere scaricate dai
canali o da sistemi di drenaggio ausiliari equivalenti e solo in ultima
istanza le piene devono essere ammortizzate dalle casse di espansione anche
in considerazione del fatto che nei terreni occupati dalle casse sono
previste colture che non beneficerebbero affatto della presenza prolungata
delle acque inquinate dei canali consorziali. Auspichiamo che tutta la
Giunta ed il Consiglio comunale sostengano il lavoro preliminare svolto dal
consigliere Baredi in modo tale che ci si possa muovere fin da subito alla
ricerca dei finanziamenti e verso la necessaria modifica del piano
strutturale comunale per quelle zone che sono identificate ad elevato
rischio idraulico.

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