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Cronaca San Mauro Pascoli

Durante il controllo fiscale tenta di esportare i capitali: imprenditore nei guai

Il provvedimento, emesso dal sostituto procuratore Sara Posa, e successivamente convalidato dal giudice per le indagini preliminari Giorgio Di Giorgio, è stato richiesto con urgenza

Ha tentato di esportare capitali durante una verifica fiscale. I militari della Guardia di Finanza di Cesenatico hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo della somma di 180mila euro ad un imprenditore di nazionalità cinese in quanto riconducibili ad attività illecita di frode fiscale. Il provvedimento, emesso dal sostituto procuratore Sara Posa, e successivamente convalidato dal giudice per le indagini preliminari Giorgio Di Giorgio, è stato richiesto con urgenza quando le Fiamme Gialle cesenaticensi, nel corso di una verifica fiscale nei confronti dell’imprenditore cinese, gestore di un laboratorio di produzione di borse a San Mauro Pascoli, si erano accorte dell’intento di esportare i capitali tenuti in banca.

Già i preliminari controlli avevano evidenziato che il soggetto potesse essere utilizzatore di fatture false emesse da altri soggetti di nazionalità cinese, operanti nella provincia di Reggio Emilia. La Finanza chiarisce che "i successivi approfondimenti effettuati hanno consentito, poi, di riscontrare tale ipotesi e di rilevare che l’imprenditore avesse utilizzato dal 2012 al 2016 fatture relative a lavori di confezionamento di borse di due ditte di Reggio Emilia, per un valore complessivo di circa 400mila euro, in realtà mai eseguiti. Infatti, gli accertamenti avevano dimostrato che le imprese reggiane erano chiuse già da alcuni anni e, soprattutto, che non vi era traccia di alcun pagamento".

Nonostante l’attività di verifica non fosse ancora conclusa, è sorta l’esigenza di tutelare i crediti dell’Erario in ragione del comportamento tenuto dall’imprenditore che, in tutta fretta, ha cercato di trasferire, attraverso il sistema bancario, nel suo paese d’origine, le ingenti somme frutto della frode. Per tali ragioni è stata interessata la Procura di Forlì che, condividendo le proposte avanzate e rilevando la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza per il reato di utilizzo di fatture per operazioni inesistenti (che prevede una pena della reclusione sino a sei anni), ha emesso il decreto eseguito immediatamente dalla Guardia di Finanza di Cesenatico.

LE PRINCIPALI NOTIZIE DEL 2 DICEMBRE

CONTROLLI DELLA FINANZA: CERCA DI ESPORTARE I CAPITALI
FURTI: PRESA BANDA DOPO SPACCATA
SAN CARLO: I RESIDENTI VOGLIONO LA LUCE
CARISP: SANZIONI DA BANKITALIA AGLI EX AMMINISTRATORI
IL RICCO WEEKEND: TUTTI GLI EVENTI

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