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Cronaca Cesenatico

Cesenatico, incendio con ferito al porto: ma è un’esercitazione

"Questo tipo di esercitazioni - afferma il comandante Stefano Luciani -, rappresentano un momento di confronto assai importante per un porto"

Si è svolta lunedì mattina nel porto canale di Cesenatico, all’altezza della Vena Mazzarini, un’esercitazione complessa, durante la quale è stato simulato un incendio a bordo di una imbarcazione da diporto ormeggiata in banchina.  L’esercitazione, pianificata e coordinata dall’Ufficio Circondariale Marittimo, ha visto impegnati, oltre al personale della Guardia Costiera, anche un’autocisterna dei Vigili del Fuoco di Cesena, una pattuglia della Polizia Municipale, il servizio Protezione Civile del Comune con i volontari di Radiosoccorso Cesenatico e la Croce Rossa Italiana, oltre a vari privati titolari di imbarcazioni, e si è svolta secondo le direttive contenute nel vigente piano antincendio portuale, importante strumento di difesa in caso di emergenze, e recentemente aggiornato proprio dall’Autorità Marittima. 

Durante l’incendio è stato simulato anche l’infortunio di un diportista, con intervento dell’ambulanza della Croce Rossa, il cui personale paramedico ha avuto modo di provare un trasbordo, con barella, da una imbarcazione, operazione non sempre semplice e agevole. Lo scenario in atto è stato poi esteso anche ai profili di tutela ambientale: nel corso dell’incendio, infatti, è stata simulata anche la fuoriuscita di gasolio dal vicino distributore di carburante per natanti, cui ha fatto seguito l’allestimento di panne assorbenti per circoscrivere lo specchio acqueo interessato, evitandone lo spandimento in zone più estese, e la contestuale attivazione di cisterne in grado di aspirare il materiale riversato in acqua.    

"Questo tipo di esercitazioni - afferma il comandante Stefano Luciani -, rappresentano un momento di confronto assai importante per un porto; a Cesenatico, poi, il fatto che il porto sia al tempo stesso anche il centro storico cittadino, assume un rilievo ancor più significativo: in spazi ristretti insistono sia infrastrutture portuali che abitazioni civili, ed è importante che in caso di emergenza ognuno sappia bene cosa fare e come farlo. Non c’è spazio per l’improvvisazione, e le simulazioni devono essere in grado di prevedere tutti gli scenari possibili; ogni dettaglio deve essere provato, dalla gestione del traffico veicolare, alla rimozione di strutture per la ristorazione eventualmente presenti in banchina, dalla bonifica delle acque contaminate alla capacità di mettere in funzione un estintore da parte di diportisti. Tutto il personale intervenuto, in totale 45 persone fra rappresentanti delle istituzioni e volontari, ha operato con serietà e professionalità, nonostante la pioggia, e ad ognuno di loro va il mio personale ringraziamento". 

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