rotate-mobile
Cronaca

Esempio di eccellenza a livello nazionale: è il Centro Servizi dell’Ausl Romagna

Il Laboratorio e il Magazzino Unico dell’Ausl della Romagna diventano modelli di riferimento per Università e Istituti di istruzione e formazione

Diverse delegazioni di manager, docenti universitari e studenti, ha fatto visita nei giorni scorsi al Centro Servizi di Pievesestina, per studiare il funzionamento e l’organizzazione, sia del Laboratorio Unico  che del Magazzino Farmaceutico ed Economale, con particolare riguardo alla dotazione strumentale e logistica ed alla correlata gestione dei processi produttivi.
La prima delegazione era composta da un gruppo di manager provenienti dall’IRES, Istituto di Ricerche Economico Sociali di Torino, e dal Politecnico di Torino, accompagnati da Carlo Rafele, Direttore della Scuola di Master e Formazione permanente del Politecnico, mentre le altre due delegazioni erano composte da allievi rispettivamente della Scuola di Logistica per le Imprese di Confindustria Piacentina e delle quinte del Liceo Scientifico Fulcieri Paolucci di Calboli di Forlì.
 
Le delegazioni sono state accolte dai Direttori del Centro Sevizi e del Laboratorio Unico di Pievesestina, dott. Paolo Masperi e dott. Romolo Dorizzi, nonché dal Direttore Amministrativo dott. Franco Falcini e dal Responsabile del Magazzino Unico Farmaceutico ed  Economale Dott. Gianluca Prati, che hanno illustrato nel dettaglio l’attività delle due strutture che compongono il Centro Servizi di Pievesestina.
 
Inaugurato poco meno di un anno fa, con i suoi seimila metri quadrati di alta tecnologia e un innovativo modello di gestione dei beni, dotato di un sistema automatizzato e informatizzato, il Magazzino rappresenta un modello di innovazione nel campo della logistica sanitaria ed una delle esperienze più importanti a livello nazionale.
La visita era tesa ad approfondire l’ampio processo di reingegnerizzazione dell’intera catena di approvvigionamento che ha riguardato i processi, le persone, l’organizzazione e la tecnologia, prevedendo una suite di soluzioni software integrate per la gestione dell’intera catena di approvvigionamento e l’introduzione di una innovativa modalità di gestione dei farmaci, dispositivi medici e beni economali, dal fornitore fino alla consegna ai reparti ospedalieri.

La reingegnerizzazione dei processi organizzativi, infatti, è interessante per chi si affaccia al contesto della logistica sanitaria con l’idea del benchmark, perché consente oggi un notevole risparmio di tempo, un significativo contenimento della spesa sanitaria, ma soprattutto un importante miglioramento sul fronte della qualità dei servizi resi e della sicurezza sanitaria.
Oggi il Magazzino Unico Farmaceutico ed Economale fornisce materiale di consumo a tutti i servizi dell’Ausl della Romagna e all’IRST- IRCCS di Meldola, utilizzando tecnologie all’avanguardia.
Il valore del materiale movimentato nel 2016 è stato pari a circa 141.500.000 euro iva esclusa, con un’attività produttiva massima di circa 6.500 righe al giorno. A seguito della messa a regime del sistema automatizzato e informatizzato, si stima che nei prossimi mesi, aumentando la centralizzazione della gestione del materiale a scorta, a transito ed in conto deposito, il volume delle attività incrementi fino a circa 300.000.000 di euro iva esclusa, con un’attività produttiva massima di circa 9.000 righe al giorno.
 
Le delegazioni hanno inoltre visitato il Laboratorio Unico che, strutturato su una superficie di 6000 mq comprende i Laboratori della Patologia Clinica, della Microbiologia e della Genetica Medica, oltre all’Officina Trasfusionale ed alla Cell factory. La visita si è concentrata in particolare sui benefici derivati dalla centralizzazione del laboratorio, dai sistemi altamente automatizzati e informatizzati utilizzati nei processi produttivi delle analisi chimico cliniche, nonché sull'organizzazione dei trasporti dai punti di prelievo fino al centro di lavorazione, per capire anche  vincoli, tempistiche e criteri utilizzati per il rispetto delle temperature. Particolare attenzione è stata posta sull’organizzazione dell’Officina Trasfusionale, uno dei punti cardine della centralizzazione, con riguardo al sistema dei trasporti inerenti la raccolta e la lavorazione del sangue. La visita è partita dal Corelab, una delle stazioni laboratoristiche maggiormente informatizzate, situata al primo piano della struttura, in cui si realizza, in tempo reale, una completa integrazione e automazione dei processi pre analitici su tutti i campioni in arrivo dagli oltre 500 punti prelievo dislocati sulle strutture ospedaliere e territoriali della Romagna. A partire Front End, dove viene effettuato il check-in d’ingresso, sia informatico che strumentale dei campioni da analizzare, è stato mostrato il percorso delle provette, che tramite un nastro trasportatore interno al laboratorio, vengono trasferite alle baie di destinazione ai piani superiori dove sono prese in consegna dal personale dei settori in cui devono essere processate.
Il Laboratorio, attraverso competenze multidisciplinari e tecnologie all’avanguardia, esegue oggi circa12 milioni di esami all’anno per un bacino di utenza di 1.200.000 abitanti, che è quello corrispondente ai cittadini dell’Azienda romagnola.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Esempio di eccellenza a livello nazionale: è il Centro Servizi dell’Ausl Romagna

CesenaToday è in caricamento