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Cronaca

"Allarmato per l'emergenza topi, fenomeno anomalo". Il sindaco ipotizza le cause dell'invasione

Il Comune in campo per risolvere il problema. "Abito a pochi chilometri da quella zona, scenario davvero inquietante"

"Un fenomeno assolutamente anomalo e difficile da spiegare, la cosa più importante ora è procedere alla derattizzazione, perché questo problema sta creando preoccupazione". Nella mattinata di lunedì una squadra di una ditta specializzata è entrata in azione a Capannaguzzo per disinfestare la zona "invasa" dai roditori. Sono state collocate nella zona di via Medri a Gattolino dieci ulteriori scatole con esche topicide, in aggiunta alle due già presenti sul posto, mentre i tecnici del Settore Ambiente del Comune e dell’Unità Operativa di Igiene Pubblica hanno effettuato un nuovo sopralluogo per valutare la situazione.

Il sindaco Paolo Lucchi prende di petto l'emergenza topi nella zona di Capannguzzo, che va avanti ormai da qualche giorno. "E' scattata la terza operazione da parte di addetti di una ditta specializzata. Sono state posizionate delle esche per attirare i roditori e tentare di eliminarli. Già venerdì notte, e nella nottata tra sabato e domenica Comune, Protezione Civile, Vigili del Fuoco e Ausl si erano attivati per fronteggiare un fenomeno davvero anomalo. I residenti sono allarmati, io personalmente abito a pochi chilometri da quella zona e percorro quotidianamente via Medri. La scena che mi sono trovato di fronte è impressionante".

Per evitare problemi di carattere igienico-sanitario gli operatori dell'Ausl, coadiuvati dai volontari di un'associazione animalista, hanno provveduto a rimuovere le carcasse, secondo un preciso protocollo in discarica. Un fenomeno davvero strano, ed è ancora difficile individuarne le esatte cause. Tra le ipotesi si parla di un allevamento di piccioni, che ha cessato l’attività il 31 dicembre scorso.Con la sua chiusura, infatti, è venuto meno l’approvvigionamento di mangime di cui la colonia di topi si nutriva e questo avrebbe spinto i roditori ad uscire allo scoperto per cercare nutrimento altrove

"La causa precisa ancora non è stata individuata - spiega Lucchi - si parla di questo allevamento di piccioni, ma potrebbero arrivare anche da qualche porcilaia, appare certo che a far 'impazzire' i topi sia stato il cibo. La mancanza di cibo li ha portati a riversarsi in strada andandosi a schiantare contro le auto".

Un scenario davvero inquietante che ha visto anche la presenza di episodi di cannibalismo tra gli stessi roditori. "Al di là delle cause precise che saranno accertate a breve, in queste ore la priorità è eliminare del tutto questi topi perché è un problema che sta preoccupando tutti". L'Igiene pubblica ha stilato una serie di adempimenti per l’impresa titolare dell’allevamento dismesso”.

In particolare, entro 24 ore l’impresa dovrà attuare nell’area della piccionaia  un piano di derattizzazione nel rispetto delle regole,  provvedendo poi a rimuovere giornalmente le carcasse rivenute sul posto. Inoltre, entro 20 giorni dovrà provvedere a bonificare l’area eliminando il materiale di risulta presente Al termine di questo periodo l’Unità operativa  di Igiene pubblica dell’Asl Romagna verificherà che tutte queste prescrizioni siano state rispettate, ma nel frattempo si riserva di svolgere ulteriori sopralluoghi.  A titolo precauzionale, inoltre, è stato chiesto all’Istituto Zooprofilattico di Forlì di analizzare alcuni campioni prelevati in via Medri per verificare l’eventuale presenza di patologie particolari. 

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