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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Luttwak spiega Trump a Cesena e aggiunge: "Debito e immigrati, Italia verso la morte annunciata"

Edward Luttwak, noto professore universitario statunitense, conferenziere, saggista ed esperto di politica economica, venerdì è stato a Cesena presso l'aula magna della facoltà di Psicologia

Edward Luttwak, noto professore universitario statunitense, conferenziere, saggista ed esperto di politica economica, venerdì è stato a Cesena presso l'aula magna della facoltà di Psicologia in piazza Aldo Moro per parlare, con Sandro Gozi segretario agli Affari Esteri Europei e Gianni Del Vecchio vice direttore di Huffington Post, del “Tsunami  Trump” e presentare quindi il nuovo presidente degli Stati Uniti d'America ad un'ampia platea di cittadini. L'evento è stato organizzato in collaborazione con Orogel, la Fondazione Cassa di Risparmio, la Fondazione Frutta D'Oro (F.Or) e Ide (Imprenditori e Dirigenti Europei).
Prima di parlare al pubblico Luttwak si è concesso al fuoco di fila dei giornalisti delle maggiori testate locali negli studi di Teleromagna. Una “chiaccherata” a tutto campo che ha spaziato dai problemi di esportazione delle imprese agricole e industriali romagnole in particolare con la Russia dove vige ancora l'embargo esercitato dalla Comunità Europea voluto da Obama e non ancora revocato, fino ai rapporti che il nuovo presidente americano intende instaurare con l'Europa e il mondo dell'Islam e poi la Brexit del Regno Unito e Le Pen in Francia per toccare l'Italia con il suo immenso deficit e prossima alla “Morte Annunciata” per arrivare alla questione migranti con il potenziale di oltre duecento milioni di africani praticamente invitati in Europa, come lui stesso ha sostenuto, da Papa Francesco nella sua visita pastorale  a Lampedusa.

 “In Europa ci si è fatta un'idea di Donald Trump completamente diversa dagli Stati Uniti dove è stato eletto – ha esordito il professore – ma non mi meraviglio. Oggi nessuno contesta l'operato di Ronald Reagan, ma anche le sue elezioni, il 28 gennaio dell’81, furono accolte nel Vecchio Continente come una tragedia biblica. Donald ha l'appoggio del piccolo risparmiatore e dell'industria, dalle sue elezioni il dollaro è forte e la borsa ha segnato sempre il segno positivo. Ben settecento miliardi di dollari dalla Cina si sono spostati negli Usa, se questo non è fiducia, che dire? Magari questi soldi fossero venuti in Europa, ma non è così. Quanto al fatto che ogni americano ha un fucile debbo ricordare che nella nostra storia l'arma non serve ad uccidere gli altri, ma a difendersi dal governo ingiusto. Per quanto riguarda  chiusura trumpiana ai mussulmani -continua Luttwak – non è tanto per paura del terrorismo, in quanto muoiono più americani per incidenti in bagno che per le bombe in strada, piuttosto perchè l'Islam è alternativo e tende ad imporsi e costringere gli altri ad adeguarsi alle sue regole anche con la violenza”. 

Interpellato sulle vicende italiane, Luttwak non nasconde il suo pessimismo. “Il governo composto da Renzi era fatto da personalità sbiadite – ha esordito il conferenziere – non nascondo che questo presidente ha avuto idee alternative, ma si doveva circondare da persone forti come Prodi, Letta, D'Alema, Bersani un po' come la Merkel che tutti i giorni lotta con potenti ministri. Qualche volta ne viene a capo, qualche altra no, ma il governo tedesco va avanti come una corazzata”. “E poi – continua – qui siamo a livello di Morte Annunciata, fra due o tre mesi bisognerà fare i conti con un debito pazzesco che ha sfondato quota duemila miliardi. Io vedo qui in Italia discutere di tutto, anche dei cavilli, ma di questo buco pauroso che potrebbe far crollare tutta l'impalcatura nazionale nessuno parla o diventa marginale nel dibattito politico. Pensare solo alla patrimoniale, come sostengono molti specie a sinistra, per risolvere il problema è pura utopia, bisogna ridurre la disoccupazione giovanile e rendere stabile lo sviluppo”.

 “L'immigrazione è un altro aspetto da tenere conto e che inciderà sempre più sul panorama italiano – continua Edward Luttwak – non si può andare come ha fatto Papa Francesco a Lampedusa a dire venite ai popoli africani, quelli sono duecento milioni e non aspettavano altro che qualcuno li invitasse. Il profugo di guerra è sempre da accogliere, ma il migrante economico non sempre è possibile e mai in maniera massiccia come sta avvenendo grazie  alle navi della marina italiana che vanno a soccorrerli sotto costa facendo anche risparmiare il carburante ai trafficanti”. “Quanto all'embargo contro la Russia – rispondendo ad una domanda  – il presidente americano è favorevole ad un buon rapporto con Putin, ma basato sulla chiarezza e sulla certezza dei confini. Non sono ammesse prese di forza unilaterali, anche gli Usa hanno le loro responsabilità in quanto sotto Obama aerei americani hanno bombardato a ben dodicimila chilometri dai suoi confini, questo nessuno lo dice, invece il guerrafondaio è solo Trump che ancora non ha fatto nulla. Bisogna mettersi intorno a un tavole e ragionare.”
 “Quanto alle sanzioni – ha continuato dimostrandosi molto informato sull'export delle terre di Romagna verso il colosso russo – bisogna essere contrari e credo che Trump si stia muovendo anche in questo campo, ma ci vuole pure il contributo dell'Europa che sembra piuttosto distratta”. Per quanto riguarda la Brexit e il fenomeno Le Pen in Francia si deve ricordare che il Regno Unito è vincente per natura, mentre i leader anti Le Pen si stanno autoeliminando.
 

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