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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

E45, la Uil: "Prima del pedaggio serve manutenzione e un progetto serio"

"Con i cittadini non ha senso parlare di pedaggio, senza prima avere offerto chiarezza su un progetto"

"La vicenda della E45 è una telenovela che ha stancato e disgustato l’opinione pubblica. I rimpalli eterni di responsabilità, alimentano un clima di astio. Ma fra chi tace per opportunismo e chi tenta di proporre soluzioni, non c’è dubbio che ha ragione chi esce allo scoperto. La nota interruzione del viadotto “Puleto”, ha costretto a fare i conti con l’importanza di questo collegamento. I danni economici e sociali sono enormi ed è inutile negare che incuria e scelte politiche sbagliate, sono la causa". Lo dichiara in una nota il segretario della Uil cesenate Marcello Borghetti.

Spiega la Uil cesenate: "Occorre spostare l’attenzione dalla polemica, al punto centrale della questione, ovvero che si tratta di un corridoio viario insostituibile per economia e per i cittadini, non solo su scala romagnola ma su scala nazionale. Dunque è fondamentale discutere del futuro di questa infrastruttura, ma con i cittadini non ha senso parlare di pedaggio, senza prima avere offerto chiarezza su un progetto chiaro, che offra garanzie sulla qualità del collegamento che si dovrebbe costruire, sui tempi di realizzazione e sulle opportunità di nuovo sviluppo per le comunità locali. In attesa di un progetto credibile, occorre ragionare di manutenzione, con un piano di interventi che eviti la permanenza pluriennale del disastroso e pericoloso senso unico alternato".

"Leggere poi - prosegue Borghetti -  che il ripristino della viabilità alternativa sulla Ex Tiberina è interrotto dalla necessità di verifiche archeologiche, è qualcosa che desta stupore. Per carità tutto legittimo, ma possibile che a fronte di una situazione così complessa con ripercussioni su economia e cittadini, vi sia sempre un elemento che dilaziona i tempi di intervento? E infine, chi dovrebbe lavorare per queste esigenze, che riguardano tutta una comunità di persone, il solo Sindaco di Bagno di Romagna, i Sindaci della Vallata del Savio a fasi alterne con anche il Sindaco di Cesena, oppure non è forse vero che si tratta di un problema che impone una azione corale, continua, insistente e risposte chiare da parte di tutti i Sindaci e dei Parlamentari, certamente del territorio romagnolo, coinvolgendo anche il mondo delle rappresentanze? Il Governo nazionale è perennemente in affanno rispetto ai problemi del Paese reale, ma se il territorio romagnolo su alcuni temi fondamentali, non è in grado di agire con una proposta comune, che non sia solo uno spot saltuario, di certo non andremo molto lontano e le chiacchiere non serviranno per la ripartenza di un modello di società fondato su sviluppo, legalità, sicurezza, redistribuzione e coesione".

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