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Cronaca

E-mail bombing dei "no vax" contro la scuola, all'Agrario annullato l'incontro pro-vaccini

Un cosiddetto e-mail bombing, una pratica purtroppo ormai frequente che di civile protesta ha poco, ha fatto fare marcia indietro al preside

Una nuova tappa, l’ennesima controversa, sulla “vicenda vaccini”. Un cosiddetto e-mail bombing, una pratica purtroppo ormai frequente che di civile protesta ha poco (dal momento che l’organizzatore iniziale spesso non si palesa e non si firma) e che spesso invece sfiora le molestie, ha bersagliato in questi giorni un istituto superiore di Cesena che avrebbe dovuto ospitare un intervento di Alice Pignatti, la “madre pasionaria” pro-vaccini che alcuni anni fa ha ridato voce ad una maggioranza silenziosa a favore dei vaccini. 

Nell’epoca della “post-verità” anche la scuola si appiattisce, rinunciando così al suo compito formativo e di fatto avvalorando la tesi che tesi scientifiche e  dubbi anti-scientifici - per quanto legittimi e spesso motore di miglioramenti scientifici – del tutto si equivalgono. E nell’incapacità di affrontare un tema su cui proprio la scuola dovrebbe prima di tutti far sentire la propria voce autorevole, la scuola sceglie il silenzio.

Lo fa sapere polemicamente la stessa Pignatti, in un post su Facebook. “Ecco chi sono i novax, nuovi fascisti travestiti da paladini della libertà. Vi spiego perché. La prossima settimana qui a Cesena si tiene il Festival del Cicap; sono stata invitata a tenere un momento di incontro presso l'istituto tecnico di agraria in cui avremmo discusso di come si reperiscono le informazioni online, in generale e più nello specifico sulle vaccinazioni. L'incontro era a calendario da tempo e aveva già avuto l'ok dall'istituto”. 

“Questa mattina ricevo una telefonata dall'organizzazione del festival che mi comunica che l'evento è saltato. Motivazione? Il preside ha ricevuto un mail bombing da parte dei genitori dei ragazzi in cui si invitava a far saltare l'evento poiché sarei stata presente io. Il preside non ha verificato se il contenuto dell'intervento fosse in qualche modo erroneo o criticabile, ha semplicemente fatto saltare l'evento. Questo perché loro possono essere liberi di parlare, io no e lui non vuole creare polemiche o discussioni coi genitori antivax”.

Pignatti ha quindi pubblicato il discorso che avrebbe voluto tenere “sia perché magari ai ragazzi può interessare dare un'occhiata, sia per farvi capire a quale livello di fascismo si sia arrivati. Perché la libertà è questa, non quella di sabotare l'informazione o la formazione dei ragazzi. Ps la chiusura prevista per l'intervento prevedeva il far vedere due video ai ragazzi, chiedendo loro che cosa ne pensavano. A scanso di equivoci secondo la mia opinione l'ultimo video è l'esempio di una cattiva comunicazione, ma è giusto far vedere tutto. Questa è la democrazia, non il mettere il bocca fazzoletti come i peggiori mafiosi”.
 

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