Rabbia di un barista in zona stazione: "Deiezioni sulle porte, bottiglie spezzate, siringhe, vandalismi"

Parlare delle condizioni di degrado che vive la stazione ferroviaria de Cesena e le zone annesse come piazza Sanguinetti e piazza Karl Marx è un po' come sparare sulla croce rossa. Da troppo tempo  inascoltate si alzano le voci di protesta di chi opera direttamente in quei posti con la propria attività commerciale oppure di chi passa regolarmente perchè vi abita o per  prendere il treno o arriva da fuori per lavorare a Cesena. La realtà ormai non fa quasi più notizia, tuttavia è sempre bene mantenere viva l'attenzione perchè chi di dovere possa mettere mano a una radicale ristrutturazione del luogo, in quanto migliaia di persone e in particolare studenti dei vari licei, istituti e università che si affacciano sulle due piazze sono presenti tutti i giorni.

“E' da tanto tempo che lamentiamo – dice un barista la cui attività si svolge proprio davanti alla stazione – un completo lassismo da parte delle autorità. Viviamo la giornata in due momenti, al mattino con gli studenti, al pomeriggio con la partenza di questi e l'arrivo di altre persone che noi definiamo “occupanti” dediti ai più loschi affari che spesso terminano in liti furibonde quando poi non compare il coltello”. “Appena calano un po' le tenebre e d'inverno poco dopo le sedici – continua il barista che preferisce mantenere l'anonimato – è subito un brulicare di gente che definire strana è puro  eufemismo, italiani e stranieri si aggirano sui marciapiedi e spesso stazionano protetti da una grossa siepe in prossimità della stazione vecchia. Bevono, fumano, spacciano, si ubriacano, spesso litigano fra loro e non di rado ci sono fughe improvvise e qualcuno si fa male perchè spesso brillano i coltelli e quasi mai avviene,  quando qualcuno resta ferito, si chiamino le forze dell'ordine o il 118”.

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