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Cronaca Savignano sul Rubicone

Dai banchi ai "negativi": uno stage tra gli scatti di un grande fotografo

I ragazzi stanno scoprendo come gestire un archivio così corposo, imparando a scansionare i negativi con scanner professionale e predisporre i file, inventariare i materiali e organizzarli in maniera professionale

E’ davvero un’esperienza innovativa di alternanza scuola-lavoro quella che l’Assessorato alla cultura del Comune di Savignano ha avviato con il liceo scientifico savignanese “Marie Curie”. Al centro dell’esperimento c’è la fotografia, elemento identitario della città, e in particolare proprio le fotografie di un artista – Marco Pesaresi – di cui Savignano detiene l’intero vastissimo patrimonio fotografico di oltre 55mila euro documenti. Sei studenti dai 16 ai 18 anni – quattro ragazzi e due ragazze - sono quindi impegnati,  alcune ore alla settimana nei locali di Palazzo Vendemini, nell’opera di inventariazione del fondo “Marco Pesaresi”, nello specifico su alcuni filoni di ricerca artistica portati avanti dal fotografo riminese prima della sua scomparsa nel 2001:  la via Romea,  i megastore di Stati Uniti, Taiwan, Parigi e la città di Rimini.

Accompagnati ed istruiti dai curatori/tutor Paola Sobrero e Giuseppe Pazzaglia e dai loro docenti Monica Almerigi, Giuseppe Mosconi e Antonella Taurino, i ragazzi stanno quindi scoprendo come gestire un archivio così corposo, imparando a scansionare i negativi con scanner professionale e predisporre i file, inventariare i materiali e organizzarli in maniera professionale, individuare le località ritratte e categorizzarle. “Nei primi giorni di attività – racconta l’assessore alla Cultura Maura Pazzaglia - i ragazzi hanno subito avuto occasione di conoscere la mamma di Marco, Isa Perazzini, che ha voluto ringraziarli di persona per questo loro importante contributo. Oltre a nozioni e competenze specialistiche speriamo di riuscire a trasferire loro anche il valore artistico e umano dei materiali con cui vengono a contatto, affinché questa non sia solo un’esperienza professionale ma anche un’occasione di avvicinamento al mondo dell’arte e in particolare della fotografia”.

Al Comune di Savignano sono stati infatti affidati dalla madre Isa la custodia, l’ordinamento e la valorizzazione del patrimonio fotografico del reporter Marco Pesaresi: oltre 55mila documenti fra stampe fotografiche, negativi in bianco e nero e a colori, fotocolor, diapositive, provini a contatto, ecc. Mentre una prima parte del fondo era già stata inventariata a partire dal 2009, il secondo lotto di materiali è arrivato a Savignano solo nel 2015 dopo essere stato custodito all’agenzia fotografica “Contrasto” di Roma. Sono quindi circa seimila i documenti (negativi, provini, stampe, ecc.) da inventariare, compresi anche faldoni contenenti centinaia di negativi non stampati, difficili da riconoscere se non scansionati in positivo.

Marco Pesaresi, riminese classe 1964, è stato fotoreporter per l’agenzia Contrasto dal 1990. Vincitore del Premio Linea d'Ombra a soli trent’anni, per tutti gli anni Novanta il suo interesse si è concentrato sui problemi sociali della contemporaneità in diverse metropoliti del mondo: immigrazione, droga, emarginazione e prostituzione. Negli anni ha documentato lungamente la vita notturna in Italia e all'estero raccontando momenti intimi e situazioni estreme, con reportage che lo vedono impegnato per molti mesi di seguito. Le sue foto sono state pubblicate su Panorama, L’Espresso, Geo, El País, Sette, The Independent, The Observer. L’ultimo lavoro di Pesaresi è un reportage in bianco e nero, su Rimini: uno struggente e malinconico ritratto della sua città natale, uscito postumo, con un libro e una mostra, nel 2003. 

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