Dagli storici motorini ai trampolini elastici: Cesena piange l'imprenditore Gino Milani

Nel dna aveva la passione per i motori. Il suo padre era titolare di un magazzino di vendita e ricambi di biciclette e motori Garelli. E da lì che ha fondato una piccola casa motociclistica specializzata nella produzione dei motori. Era il 1964. Si è spento sabato all'età di 77 anni Gino Milani. Da tempo combatteva con una grave malattia. Il primo ciclomotore prodotto fu dalla "Milani" fu il "Furlo", un cinquantino a frizione automatica. Seguirono lo "Spluga", il "Falzarego", con cambio a 4 marce ed il "Resia", tutti motorizzati Minarelli.

Il 1969 fu l'anno del "Cross Competizione" e dello "Sport Competizione", entrambi spinti dal Minarelli "P4-SS". Nel 1971 fece bella mostra di se al salone di Milano il "Chopper 50", mentre l'anno successivo arrivò il "Cross" 6 marce, con il motore Minarelli "P6". Nel 1973 fu la volta del "Cross Combat", dotato di Minarelli "P6". Testimonial pubblicitari furono Gino Bramieri, Walter Chiari e Cochi & Renato. Alla fine degli anni settanta il settore dei ciclomotori ha segnato il passo, a favore della categoria degli scooter, capitanata dall'intramontabile Vespa.

Scomparsero dal mercato numerosi marchi e la sorte non ha risparmiato la Milani: l'ultimo modello prodotto è stato il "Cross Co.Be.", presentato nel 1975 e fortemente voluto da due appassionati veneti, Umberto Coppo e Gianni Bettella. La Milani venne rilevata dalla Unimoto di Longiano, che nel 1982 acquistò anche il marchio Aspes. Ma dopo quattro anni fu costretta, a sua volta, a cessare l'attività. Milani nel 1999 ha fondato l'azienda Kanguro, specializzata nella realizzazione di trampolini elastici. Lascia la moglie Piera ed i figli Carlo ed Emanuela.