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Cronaca

Cyberbullismo, una piaga invisibile: tappa a Cesena per "Una vita da social"

Il camion è stato presente giovedì mattina in Piazza Saffi, a partire dalle 8,30, e ha visto la visita degli studenti delle scuole superiori

Il cyberbullismo è una piaga spesso tanto grave quanto invisibile. Diffusa, in diversi gradi, nel mondo degli adolescenti, molto raramente passa la cortina che divide gli adulti dal mondo dei giovani. E in questo mondo a volte fa consumare veri e propri drammi personali che non sempre arrivano in superficie. Per abbattere questa barriera, che è prima di tutto psicologica e generazionale, ha fatto tappa a Cesena il camion di "Una vita da social", la campagna educativa itinerante della Polizia di Stato sui temi dei social network, del cyber bullismo, dell’adescamento on line e sull’importanza della sicurezza della privacy.

L'INIZIATIVA - Il camion è stato presente giovedì mattina in Piazza Saffi, a partire dalle 8,30, e ha visto la visita degli studenti delle scuole superiori che a grazie al personale specializzato in divisa della polizia hanno imparato a riconoscere il fenomeno e a ribellarsi ad esso. Presenti anche i vertici istituzionali del territorio, con il questore Loretta Bignardi e il sindaco Paolo Lucchi a fare gli onori di casa. Testimonial d'eccezione Mara Fullin, campionessa europea di basket.

Lotta al cyberbullismo, "Una vita da social" fa tappa a Cesena

“Una Vita da Social è un progetto indirizzato principalmente ai giovani che sono i principali fruitori della Rete, l'iniziativa, in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e con il patrocinio del Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza, vuole fare in modo che internet possa essere vissuto come un'opportunità e non come un pericolo - ha affermato il questore -. Il divario fra la conoscenza digitale dei giovani e degli adulti è enorme ed è per questo indispensabile fornire loro tutti quegli strumenti utili ad evitare le insidie che la rete può nascondere. Accanto a quest'iniziativa non dimentichiamo anche le tante occasioni in cui il personale della Polizia di Stato è entrato nelle scuole a spiegare le insidie di questo fenomeno”.

Sul fronte della lotta al cyberbullismo in Emilia-Romagna nel 2016 sono stati trattati della Polizia 2 casi di diffamazione online, 11 casi di ingiurie e molestie, 3 casi di furto d'identità su social network e 6 casi di diffusione di materiale pedopornografico, per un totale di 22 casi perseguiti.

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