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Cronaca

Crepe nella torre sulla scuola: tutto a posto. Parte la sottoscrizione "Un mattone per il campanile"

Il giorno dopo il terremoto ai genitori dei bambini che frequentano la scuola elementare Saffi viene normale allungare uno sguardo preoccupato alle crepe del campanile

Il giorno dopo il terremoto ai genitori dei bambini che frequentano la scuola elementare Saffi viene normale allungare uno sguardo preoccupato alle crepe del campanile che sta proprio sopra le teste dei loro figli. Ogni volta, infatti, che la terra trema si ripropone con più urgenza il problema sicurezza dei piccoli studenti che fanno lezione sotto il campanile di San Domenico. Nonostante da anni sia controllato a vista da vetrini che monitorano eventuali spostamenti strutturali, i timori non vengono mai meno e cercare rassicurazioni dal dirigente della scuola o in Comune diventa necessario.  Per quanto riguarda i controlli post-terremoto effettuati martedì mattina sia dal Comune che dagli esperti della Curia, come scrive un comunicato del Comune, hanno comunque tolto ogni dubbio, rassicurando sul fatto che il campanile continua ad avere quelle minacciose crepe ma che strutturalmente non presenta alcuna modifica preoccupante. 

Nel frattempo però la Parrocchia, con a capo Don Firmin, in questi mesi non è stata ferma a guardare e ha avviato una raccolta fondi per finanziare un opera di restauro del campanile a cura dell'architetto cesenate Luca Fabbri. La raccolta, a cui è stato dato il nome "Un mattone per il campanile", necessita di 200 mila euro per un intervento che durerà sei mesi e consiste essenzialmente in lavori di consolidamento esterno. Praticamente si andrà a intervenire sulle crepe per lo spessore della muratura, con un cuci e scuci (tecnica tradizionale per migliorare la staticità degli edifici in muratura). Poi verrà rimessa a posto la copertura esterna per tutta l'altezza del fusto e verranno posizionate nuove catene a dare unità strutturale agli angoli del campanile. Un intervento che, a parere di esperti architetti di edifici antichi, è sufficientemente adeguato per rassicurare fedeli e genitori degli studenti. 

La sottoscrizione pubblica, però, ha diviso un po' i genitori della scuola. Qualche genitore si è indispettito per il fatto che questo tipo di interventi non dovrebbe prevedere ulteriori richieste di denaro da parte della comunità mentre altri hanno risposto con grande slancio, facendo addirittura collette tra i genitori delle varie classi. 
La richiesta di contributi ai fedeli, comunque, si è resa necessaria perchè, dovendo far fronte, nel corso dell'anno, a molteplici e straordinari interventi di assistenza a famiglie indigenti, il bilancio della stessa Diocesi si è assottigliato più di quello che era prevedibile mentre è impensabile che la parrocchia di San Domenico da sola riesca ad affrontare spese così ingenti. Nonostante alla fine si cercherà di intervenire con tutte le forze a disposizione, in questi mesi è venuta l'idea di lanciare una sottoscrizione pubblica per dare la possibilità, a chi è interessato, di contribuire anche privatamente alla sistemazione del campanile.

Si potrà dare 25 euro per un mattone, 50 per due mattoni, 100 per 5 mattoni... e via così fino a 10 mila per 1000 mattoni, 50 mila euro per 5000 mattoni e 2000 mila euro per tutto il campanile. "Chi donerà un contributo - si legge nella locandina che pubblicizza la sottoscrizione - potrà avere (se lo desidera)  il suo nome scritto sulla pergamena ricordo che verrà conservata per la storia negli archivi della parrocchia". Nonostante possa non sembrare a tutti il modo giusto per conquistarsi una piccola fetta di eternità sarà comunque una concreta testimonianza che ricorda come ognuno, in questa società, possa essere l'utile mattone di un edificio. 

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