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Cronaca

Coronavirus, via libera alla passeggiata con i figli: le nuove regole del Viminale

Il ministero dell'Interno ha risposto ad una serie di interrogativi, inviando una circolare ai prefetti

Un genitore può portare il figlioletto a prendere una boccata d'aria, passeggiando nei pressi della propria abitazione. Niente giro in bicicletta o col monopattino. Niente pallone. Per gli adulti è consentito fare una semplice camminata nei pressi di casa. Il ministero dell'Interno ha risposto ad una serie di interrogativi, inviando una circolare ai prefetti (pubblicata sul sito del Viminale) che chiarisce i limiti per evitare che nei prossimi giorni si riversino in strada tanti genitori con i bambini.

Case famiglie e strutture d'accoglienza

Il divieto di assembramento non è violato in caso di presenza in spazi all’aperto di persone ospitate nella medesima struttura di accoglienza (ad esempio, case-famiglia). In tali strutture, peraltro, chiunque acceda dall’esterno (operatori, fornitori e familiari) sarà comunque tenuto al rispetto del divieto di assembramento, della distanza interpersonale di un metro e dall’utilizzo degli occorrenti presidi sanitari (mascherine e guanti).

Spostamenti

Per quanto riguarda gli spostamenti di persone fisiche è da intendersi consentito, ad un solo genitore, camminare con i propri figli minori in quanto tale attività può essere ricondotta alle attività motorie all’aperto, purchè in prossimità della propria abitazione. La stessa attività può essere svolta, inoltre, nell’ambito di spostamenti motivati da situazioni di necessità o per motivi di salute.

Resta non consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto ed accedere ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici. Si evidenzia che l’attività motoria generalmente consentita (camminare in prossimità della propria abitazione) non va intesa come equivalente all’attività sportiva (jogging).

Potranno essere, altresì, consentiti spostamenti nei pressi della propria abitazione giustificati da esigenze di accompagnamento di anziani o inabili da parte di persone che ne curano l'assistenza, in ragione della riconducibilità dei medesimi spostamenti a motivazioni di necessità o di salute. Tutti gli spostamenti sono soggetti al divieto generale di assembramento e, quindi, all’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza minima di un metro da ogni altra persona.

Questi chiarimenti, viene evidenziato, "non consentono di uscire dalle proprie abitazioni e andare in giro indisturbati. La ratio delle norme è sempre quella di rimanere in casa il più possibile e qualsiasi spostamento dettato da motivi di salute, o in presenza di minori/inabili/anziiani può avvenire solo in prossimità della propria abitazione vale a dire qualche centinaia di metro dalla propria casa".

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