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Cronaca

Legittima difesa, Confcommercio sostiene la proposta di legge: "Agire in tempi brevissimi"

Secondo Confcommercio "bisogna agire in tempi brevissimi, perché sulla sicurezza non è possibile ragionare a medio e lungo termine"

Confcommercio sostiene la proposta di legge sull'inviolabilità del domicilio. A Cesena la proposta di legge di iniziativa popolare promossa dall’Italia dei Valori ha richiamato tantissimi cesenati all’Ufficio Facile del Comune. "La sicurezza è la madre delle priorità anche per i cittadini e le imprese cesenati e Confcommercio da anni chiede che il territorio venga più protetto - esordisce il presidente dell'associazione di categoria, Corrado Augusto Patrignani -. Gli ultimi drammatici episodi lo confermano ancora di più. La nostra battaglia parte da molto lontano, da quando ancora in tanti si ostinavano a considerare il nostro territorio un'isola felice, chiudendo gli occhi davanti a un'escalation di criminalità costituita di furti, rapine ed eventi criminosi che negli anni hanno colpito tanti cittadini e imprese. E che si sono infittiti nel tempo, in periferia come nel centro storico delle nostre città, come purtroppo confermano i furti nella case e  le spaccate contro i negozi".

Confcommercio, prosegue Patrignani, "si è sempre battuta affinché i cesenati potessero vivere e lavorare con serenità individuando nel tema della sicurezza un fattore chiave per lo sviluppo e l'attrattività del nostro territorio. E' per questo che oggi la Confcommercio non può fare altro che invitare i propri associati e in generale i piccoli imprenditori rappresentati a sostenere la proposta di legge popolare sull'inviolabilità del domicilio e sulla legittima difesa, proposta che è possibile firmare in molti Comuni del comprensorio, fra cui il Municipio di Cesena. Per dare la propria adesione c'è tempo fino al 30 maggio e servono 50mila firme a livello nazionale per conseguire l'obiettivo. Da associazione libera sganciata dai partiti ma attenta alle esigenze delle piccole imprese e delle famiglie Confcommercio invita gli operatori a formare affinché la proposta di legge venga sottoposta al Parlamento".

"Si tratta di un giusto e doveroso passo verso un Paese più liberale e attento alla sicurezza, che riconosca la sacralità del domicilio aumentando la pena per chi la viola, di uno Stato più duro e intransigente contro chi viene a rubare nei nostri negozi e nelle nostre case e più giusto verso chi, a casa propria, si difende dai malviventi - continua Patrignani -. Chi viola le nostre case deve essere punito severamente. Non si tratta di farsi giustizia da sé ma di poter contare su un apparato normativo che garantisca le persone oneste le quali purtroppo finiscono per essere le più deboli e indifese".

"La richiesta principale dei negozianti è quella di una maggiore sicurezza delle nostre città, come è emerso da una nostra approfondita indagine effettuata in tutto il comprensorio - chiosa -. Le forze dell'ordine svolgono il loro lavoro con encomiabili impegno e solerzia, ma gli organici sono annosamente ridotti e occorre attrezzarsi con più risorse per difendersi dai criminali. Ciascuno deve fare la sua parte. Ma se la risposta alla domanda di sicurezza  non diventa prioritaria nell'agenda politica di chi governa, attraverso interventi mirati e soprattutto tempestivi, c'è il pericolo che la situazione si aggravi ulteriormente, con grande nocumento per la coesione sociale e la qualità della vita del territorio".

Pertanto, conclude Patrignani, "secondo Confcommercio bisogna agire in tempi brevissimi, perché sulla sicurezza non è possibile ragionare a medio e lungo termine. Per le imprese un ambiente più favorevole allo sviluppo significa certamente meno tasse e burocrazia e più politiche per lo sviluppo ma soprattutto e prima di tutto più protezione dalla criminalità".

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