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Cronaca San Mauro Pascoli

L'edicola dal 1931 ha attraversato tre generazioni, "ma oggi è cambiato tutto e si fa fatica"

Tra i lavori che internet sta profondamente modificando c'è anche quello dell'edicolante. Ne sa qualcosa Caterina Tisselli di San Mauro Mare che ha dovuto reinventarsi completamente

Tra i lavori che internet sta profondamente modificando c'è anche quello dell'edicolante. Ne sa qualcosa Caterina Tisselli di San Mauro Mare che ha dovuto reinventarsi completamente. E per dimostrarlo snocciola qualche numero. "Negli anni Settanta/Ottanta l'edicola di mio nonno Mario - spiega Caterina - vendeva anche 3 mila copie al giorno di quotidiani. Ora, in piena estate, con migliaia di turisti sulla riviera tra Cesenatico e Bellaria, non arriviamo a 200 copie. Ma non sono solo i quotidiani a non essere più venduti. La gente legge meno in generale. Una volta c'erano i fotoromanzi, i fumetti, i libri per ragazzi. Ora, per sopravvivere, ho dovuto chiudere l'edicola e aprire un negozio con una licenza più estesa e al cui interno, oltre ai giornali, vendo giochi, articoli da mare, oggettistica. E d'inverno mi tocca chiudere perché non c'è redditività".

L'edicola di Caterina è stata fondata il 29 luglio del 1931 dal nonno Mario, di professione barbiere. Barbiere a domicilio. A quel tempo non c'erano molti soldi e solo i più ricchi si potevano permettere di aprire un negozio. Lui, che aveva imparato a Parigi a tagliare i capelli, andava di casa in casa o d'estate sotto l'ombra degli alberi.  Ma che c'entra il barbiere con l'edicolante? Si sa che a quei tempi il concetto di lavoro era diverso da quello di oggi e, in certi casi, bastava l'impegno per ottenere ottimi risultati. E fu così anche per nonno Mario.

L'estate del 1930 Mario aveva un cliente che alloggiava all'hotel Pironi di San Mauro Mare. L'avvocato milanese Enrico De Gregorio era un gran signore e molto generoso. Nonno Mario, per accontentarlo, prima di passare all'hotel a fargli barba e capelli, inforcava la bicicletta e andava a Rimini a comprare il Corriere della Sera. Per l'avvocato era un vero piacere farsi coccolare da nonno Mario e, finita l'estate, senza dirgli nulla, lo volle ricompensare spedendogli una licenza da edicolante della Paritecnica di Milano. Era un gran regalo e così nonno Mario da barbiere diventò edicolante. All'inizio era un baracchino di legno in piazza Cesare Battisti a San Mauro Mare, ma dopo 4 spostamenti, nel 1989, diventò un signor chiosco in piazza della Libertà. "Nonno per i primi anni lavorò da solo - spiega Caterina - poi introdusse al lavoro anche sua figlia Iolanda, mia madre. Consegnavano i giornali anche nelle case, sia durante l'inverno con la neve che d'estate con l'afa. A quei tempi il giornale era un'istituzione. Tutte le persone lo leggevano, era normale. Nonno Mario - ricorda Caterina - ha fatto questo mestiere fino all'ultimo giorno della sua vita, il 30 novembre del 1986. Nel 1984, però, mi aveva regalato la licenza e io ho continuato a gestirla con la mia mamma".

Nel 2017 Caterina si rende conto che l'edicola da sola non può reggere. Sebbene fosse riuscita a renderla anche una specie di centro culturale grazie ai suoi libri di poesia e ai numerosi amici, due anni fa ha smantellato l'antica edicola piazza della Libertà per trasferirsi nel negozio di via Caterina Vincenzi, sul lungomare di San Mauro Mare. Negozio, come detto, simile a un bazar dove ci si trovano molti articoli e, poi, tra le altre cose anche i giornali. Chissà cosa penserebbe nonno Mario? "Beh se pensiamo che in 40 anni è cambiato il mondo - conclude Caterina - è certo che mio nonno si sentirebbe un pesce fuor d'acqua. E sono sicura che questo mondo non gli piacerebbe neanche un po' perché amava troppo l'odore della carta. Direbbe che sono tutti un po' matti a star dietro a delle scatole accese. E pensandoci bene, forse, ha anche un po' di ragione". 

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