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Cronaca Cesenatico

Saluta la famiglia per fare una passeggiata e va a prostitute

Sgominato il filone dominicano della prostituzione in appartamento. Gli agenti hanno arrestato in flagranza di reato la meretrice di San Mauro e Cesenatico

Sgominato il filone dominicano della prostituzione in appartamento. Gli agenti della Squadra Mobile di Forlì e della Polizia Municipale di Cesenatico hanno arrestato in flagranza di reato, la cittadina statunitense di origine dominicana Carmen Ligia Rolfott Rijo, 50enne residente a San Mauro Mare. “Damaris”, questo il suo nome d'arte, è accusata di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione di quindici giovani donne dominicane. Ricevevano in appartamenti tra i Comuni di Cesenatico e San Mauro.

Il blitz è avvenuto nel pomeriggio del 30 agosto, dopo una serie di attività di appostamento e pedinamento, che hanno visto come obiettivo principale la residenza dell’arrestata, ove da tempo era stato rilevato un certo via vai di uomini. Tutto è partito dagli annunci pubblicati su quotidiani e settimanali e su internet; le ragazze offrivano in modo esplicito prestazioni sessuali invitando gli interlocutori a raggiungerli proprio a quell’indirizzo.

Durante l’appostamento gli uomini della Squadra Mobile hanno identificato alcuni clienti, i quali sono stai poi accompagnati negli Uffici della Polizia Municipale di Cesenatico e interrogati allo scopo di accertare la flagranza del reato. Tra loro c'è un noto imprenditore alberghiero della zona e un turista che aveva temporaneamente lasciato la famiglia in spiaggia con la scusa di farsi una passeggiata. Il costo delle prestazioni variava da 50 a 70 euro, a seconda delle richieste e del tempo dedicato al cliente.

Di seguito, è stata fatta irruzione dentro l’appartamento, dove sono state identificate tre donne, tra le quali la locataria Carmen Ligia, ed altre due ragazze dominicane, una di 21 anni, l’altra di 37, tutte in regola con le norme sul soggiorno ed incensurate.
Numerose le prove repertate nel corso della perquisizione: decine di schede telefoniche riferibili ad annunci pubblicati per reclamizzare la prostituzione, copie di ricevute di pagamento per la pubblicazione degli annunci, computer con fotografie di donne svestite o con biancheria intima da inviare per corredo agli annunci su internet, denaro contante frutto dell’attività in questione, strumenti del mestiere quali profilattici, gel lubrificanti, e altri oggetti per giochi erotici.

Particolare rilievo assume  l’accertamento di carattere patrimoniale effettuato sulla donna oggetto di indagine, che ha permesso di verificare che negli ultimi due anni ha inviato alla famiglia d’origine importanti somme di denaro, qualche decina di migliaia di euro, ai quali non corrisponde però lo svolgimento di alcuna attività lavorativa ufficiale e che quindi, alla luce di quanto è emerso, quantifica il guadagno dell’attività illegale mediante lo sfruttamento della prostituzione altrui.

L’arresto segue una analoga operazione dei giorni scorsi e che ha visto protagonista la cittadina colombiana Leydi Santiesteban Delgado, ma al momento non sono stati accertati collegamenti tra le due arrestate, anche se si è rilevato che, in passato, si erano alternate nella locazione di alcuni immobili dove venivano collocate le prostitute.

Il tutto nasce in un contesto di azione sinergica tra la Polizia locale e l’organo investigativo provinciale della Polizia di Stato, a fronte dell’improvvisa presenza di numerose prostitute sudamericane, apparentemente scollegate tra loro ma in realtà riunite in due “filoni” principali di approvvigionamento delle giovani ragazze avviate alla prostituzione nella nostra riviera: uno “colombiano”, facente capo alla Santiesteban, nei cui appartamenti esercitavano la prostituzione tutte ragazze colombiane, l’altro “dominicano” ove erano sfruttate ragazze provenienti da Santo Domingo, la cui rotazione dentro gli appartamenti era coordinata dalla Rolfott. In tutto sono state individuate 15 donne, distribuite in sei diversi appartamenti, tra Cesenatico e San Mauro Mare.

Nei confronti delle due meretrici il Questore di Forlì ha anche disposto la misura di prevenzione del “foglio di via obbligatorio” con divieto di ritorno per tre anni nei Comuni di Cesenatico e San Mauro, provvedimento emesso nei confronti di altre otto donne dedite al mestiere più antico, identificate negli ultimi mesi nell’ambito di questi controlli.
L’arresto è stato convalidato dal GIP dott.Giovanni Trerè su richiesta del PM Michela Guidi, e l’arrestata, ritenuti gravi gli indizi probatori raccolti nei suoi confronti, nonché la professionalità e la sistematicità della condotta criminosa posta in essere, è trattenuta in carcere in custodia cautelare.  
 

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