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Cronaca Cesenatico

Buda firma esposti contro Gesturist. Sul piatto ci sono milioni di euro

Il sindaco di Cesenatico firma un duplice esposto contro Gesturist. E lo spedisce alla Procura e alla Corte dei Conti. Quattro i punti analizzati in cui l'amministrazione ha individuato zone d'ombra

Il sindaco di Cesenatico Roberto Buda firma un duplice esposto contro Gesturist. E lo spedisce alla Procura e alla Corte dei Conti. Quattro i punti analizzati in cui l'amministrazione ha individuato zone d'ombra rimandando alla magistratura la valutazione circa eventuali illeciti a "scapito di risorse pubbliche a fovore di privati". I punti in questione riguardano: la società Vena Srl, la perizia del geometra Gianesi Claudio, la valutazione dei servizi pubblici e i crediti trasferiti non esigibili.

La valutazione della società Vena s.r.l. pari a euro 2.317.025, come descritto nella Relazione giurata redatta in data 19 novembre 2010, in sede di scissione della società Gesturist s.r.l. presenta due aspetti critici.
Nel patrimonio della Vena s.r.l. figurano alcune fatture, il cui ammontare complessivo si aggira attorno ad 1 milione di euro, relative al “rimborso spese Progetto Preliminare Vena Mazzarini”. Tale progetto però non risulta mai stato realizzato. Le fatture risalgono agli anni compresi tra il 2002 e il 2010.

Inoltre la valutazione del complesso immobiliare conferito alla società Vena s.r.l. da Gesturist s.p.a. è basato su di una ipotetica trasformazione del terreno su cui l’immobile è situato ipotizzata fin dal 2001 ma mai avvenuta. Ma il valore dell’immobile è stato confermato. "Per questo - spiega il sindaco - ritengo che il valore conferito alla Società Vena s.r.l. è da considerarsi ben superiore al suo reale valore. Il valore dato all’immobile, pari a 1.233.000 euro, viene attribuito dando per scontato che l’area venga destinata ad edificazione residenziale e ciò, però, senza menzionare alcuna delibera dell’amministrazione comunale che abbia deciso in tal senso".

In merito alla perizia del geometra Gianesi Claudio il sindaco ha detto: "Un ulteriore aspetto della scissione che mi lascia estremamente perplesso è la perizia del 27 luglio 2010 attraverso cui sono stati valutati i beni oggetto di scissione. L’analisi fatta nel documento risulta poco dettagliata e poco approfondita nonostante i beni esaminati siano di grande valore. Alcune valutazioni fatte inoltre sembrano inoltre poco attinenti con i valori reali".

"Al campeggio Camping Cesenatico (comprensivo delle strutture) ad esempio si attribuisce un valore pari a 94 euro al m2 e quindi un valore complessivo di 17.236.310 euro. Tale valutazione è basata solo ed esclusivamente sul confronto con 3 atti relativi a compravendite di altri campeggi. La vendita più recente e più vicina all’area in oggetto da all’area un valore di 100,48 euro al metro quadrato e tale area aveva strutture molto vecchie al contrario di quelle dell’attuale campeggio che risultano tutte nuove o completamente rinnovate".

"Un’altra valutazione - aggiunge Buda - che mi ha lasciato perplesso è quella relativa al Bagno Camping Cesenatico, pari a 1.095.000 euro. Come procedimento di valutazione si utilizza sempre il metodo di stima “sintetico-comparativo” ma in questo caso, pur essendoci nell’arenile numerose strutture balneari simili vendute negli ultimi anni, si utilizza un solo confronto con uno stabilimento balneare più piccolo e posto nella località Zadina".

"Per quanto riguarda la valutazione relativa ai servizi pubblici ed in particolare la stima delle manutenzioni occorre sottolineare che la delibera di Consiglio Comunale nr. 37 del 2010 riporta la seguente affermazione: “individuare nella durata di anni 25 il periodo di affidamento dei servizi di interesse istituzionale del comune, attualmente affidati a Gesturist, che saranno affidati alla società risultante dalla scissione”. "L’indicazione - aggiunge - data dalla precedente amministrazione di prorogare i contratti per 25 anni non ha alcun valore in quanto non è stata poi suffragata da alcun atto formale. Pertanto il valore assegnato al servizio manutenzione a favore del Comune di Cesenatico di oltre 3 milioni di euro è praticamente inesistente".

"Il vero nodo - spiega Buda - rimane la valutazione che è stata data, all'interno del piano di sviluppo dei 25 anni, ai contratti che il Comune di Cesenatico si sarebbe impegnato a firmare con coloro che sarebbero stati gli assegnatari della gara per la cessione di parte delle quote di Cesenatico Servizi. La previsione fatta, in sede di valutazione, prevedeva di ottenere ricavi da contratti con il Comune attraverso corrispettivi annui molto più alti di quelli vigenti.Tale previsione prevedeva, per il Comune, un esborso, nei 25 anni, di circa 175 milioni di euro, Iva esclusa".

"Se da una parte - sottolinea il primo cittadino - il Comune avrebbe “beneficiato” dell’incasso della quota relativa alla vendita delle azioni della società di servizi, (non stimabile in quanto oggetto di gara), dall’altro avrebbe pagato a carissimo prezzo tale vendita assumendo un rischio di copertura finanziaria troppo elevato se commisurato al valore dei corrispettivi vigenti al momento della stesura del progetto di scissione. Con questa “sopravvalutazione” il Comune avrebbe pagato due volte il minor valore dato a Gesturist: da un lato sopravvalutando l’azienda ed il valore dei servizi e quindi diminuendo il valore delle partecipazioni vendute, dall’altro assumendo in sé il costo di tale valore connesso ad un rischio finanziario (visto anche il momento storico di piena crisi in cui è avvenuto, anche in maniera poco prudenziale e poco a tutela dei “soci” cittadini) elevatissimo per una finalità chiaramente contro il proprio interesse".

"A queste osservazioni vanno aggiunti due ulteriori elementi per i quali vi sono dubbi nel merito: nel piano economico previsionale per la valutazione della società di servizi (Cesenatico Servizi) è previsto che la stessa avrebbe affidato a Gesturist, per i 25 anni di incarico, un service amministrativo del valore di 278mila euro. Tale impianto fa pensare che, pur essendoci separazione societaria nella forma, la gestione e la direzione della azienda di servizi in capo al Comune sarebbe comunque rimasta a persone legate a Gesturist".

L’ultimo approfondimento riguarda i crediti trasferiti dalla scissione alla società pubblica Cesenatico Servizi. "Il CdA di Cesenatico Servizi s.r.l., dopo essere stato nominato dal sottoscritto Sindaco, ha proceduto a verificare la reale sussistenza dei corposi crediti trasferiti con la scissione mandando comunicazione a tutti i creditori. Le risposte sono state piuttosto sorprendenti e si dividono in due parti: crediti verso l’Amministrazione Comunale e crediti verso privati. Nella prima categoria si nota che il credito di Cesenatico Servizi s.r.l. verso l’Amministrazione Comunale di Cesenatico risulta di circa 4 milioni di euro. Il Dirigente del Settore Servizi Finanziari Dott. Riccardo Spadarelli ha elaborato un documento il 12 marzo 2012 per fare chiarezza in merito a questi presunti crediti".

"Spadarelli - aggiunge il sindaco -, dopo avere analizzato le diverse partite creditorie, afferma che dei 2.777.268,72 euro di crediti verso il Comune dichiarati al 31 ottobre 2011 e non impegnati dal Comune solo 1.170.732,50 euro sono ammissibili". Mentre per quanto riguarda i crediti verso clienti diversi dal Comune di Cesenatico, rispetto all’ammontare indicato nell’atto di scissione, pari a 1.391.653,28 euro, risultavano confermati e non contestati, a seguito di lettere inviate ad ognuno dei singoli creditori, crediti solo per l’importo di 1.067.724,16 euro e di questi nonostante ripetuti solleciti pochi ne sono stati incassati".

"Sono state intraprese - chiarisce Buda -, per ciò che riguarda sia i crediti contestati che quelli non ancora incassati, iniziative per il recupero degli stessi e la conseguente verifica dell’eventuale inesigibilità".

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