Furioso pestaggio al molo, denunciati due albanesi

Due giovani albanesi, un 22enne residente a Cesena ed un 19enne residente a Sogliano, sono stati denunciati dagli agenti del Posto estivo di Polizia di Cesenatico con l’accusa di lesioni personali, con l’aggravante di avere commesso il fatto per futili motivi, in seguito ad una violenta lite scoppiata nella notte tra sabato e domenica scorsi nei pressi dei locali del Molo. I fatti sono avvenuti intorno alle 2. Ad avere la peggio un campano di 47 anni, da anni nel ravennate.

L’AGGRESSIONE - A dare l’allarme sono stati alcuni testimoni che hanno assistito ad una scena raccapricciante: un uomo disteso a terra, in posizione rannicchiata, per proteggersi dai colpi di due persone. Uno, in piedi, con calci, l’altro, chino sopra di lui, con pugni sulla testa e sul volto. Subito è intervenuto un operatore della sicurezza di uno dei locali della zona, aiutato da alcuni amici. I due aggressori a fatica sono stati tenuti lontani.

PAURA - La vittima, esanime e apparentemente priva di conoscenza, è rimasta immobile, facendo temere il peggio. Solo dopo qualche minuto, il 47enne si è rialzato, camminando barcollante a causa della violenta aggressione ma anche, probabilmente, per l’eccessivo consumo di alcolici. Uno dei due aggressori si è giustificato accusandolo di avergli sottratto il portafogli, salvo “ricordarsi” solo dopo che in realtà l’aveva lasciato nell’abitacolo della sua auto.

VERSIONI NON CONFERMATE - L’altro ha affermato che il 47enne gli avrebbe rubato le sigarette, che però la vittima non aveva al seguito. Il tutto, secondo i due albanesi, sarebbe successo pochi istanti prima, mentre stavano conversando con alcune amiche, seduti al tavolino di un locale. Nessuno, al momento, ha però confermato questa versione dei fatti. La Volante ha identificato i due aggressori e il campano, poi accompagnato al Pronto Soccorso di Cesenatico in ambulanza. Al termine degli esami clinici viene giudicato guaribile in 10 giorni, salvo complicazioni.

LE INDAGINI - Gli agenti non sono riusciti ad acquisire la sua versione poiché a causa dello stato di agitazione in cui versava era stato anche sedato, tanto che ha trascorso l’intera notte fino all’indomani mattina nei locali del Posto di Polizia. Ma neppure al suo risveglio è stato in grado di ricostruire i fatti, offuscato dall’ubriachezza in cui versava. Resta il dubbio sui reali motivi di questa improvvisa violenza, che non si esclude sia una reazione (esagerata) ad un comportamento molesto o offensivo che l’italiano, ubriaco, potrebbe avere avuto nei confronti dei due giovani.

L’AGGRAVANTE - Per questo motivo, pur non essendo ancora stata formalizzata alcuna querela (il reato di lesioni è perseguibile d’ufficio solo se la malattia supera i 20 giorni, salvo che non siano presenti determinate circostanze aggravanti espressamente catalogate dal Codice Penale), i due sono stati comunque denunciati perché avrebbero agito per “futili motivi”, cioè in presenza una delle aggravanti che rende questo reato perseguibile d’Ufficio.