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Cronaca Cesenatico

Acqua ossigenata nelle vasche dei pesci

Secondo l'accusa, si tratterebbe di uno stratagemma per far sembrare fresco il prodotto anche quando non lo è più. Una lucentezza nella pelle che poteva ingannare un ignaro acquirente

La capitaneria di porto sospettava che quell'acqua ossigenata buttata nei contenitori dove c'era il pescato servisse ad alterare il prodotto. Secondo l'accusa, si tratterebbe di uno stratagemma per far sembrare fresco il prodotto anche quando non lo è più. Una lucentezza nella pelle che poteva ingannare un ignaro acquirente che si trovava a cucinare un prodotto non più di giornata.

Il fatto risale all'agosto 2010 quando due titolari di una ditta che commercia il pesce, la Onofri pesca e i due responsabili di un moto pescherecci sono stati chiamati in giudizio per rispondere di frode in concorso. Le analisi effettuate sull'acqua e sul prodotto hanno appurato che si trattava di acqua ossigenata. Ma l'avvocato della difesa Fabrizio Briganti ha portato all'attenzione del giudice Poillucci nel tribunale di Cesena che, dalla perizia sono stati esclusi gli esperti nominati dai suoi assistiti. Una presenza obbligatoria. Non si sa se questo abbia convinto il giudice, ma sta di fatto che tutti e quattro gli imputati sono stati assolti perchè il fatto non sussiste.
 

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