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Cronaca

Cesena sperimenta il test "drive through", Venturi: "Non è un drive-in e vengono fatti veri tamponi"

La prima apertura è avvenuta il 14 marzo a cura dell’Azienda sanitaria di Bologna presso la sede del Dipartimento a San Lazzaro di Savena. A seguire, si stanno diffondendo le postazioni, tra cui Cesena

“Mi auguro che prenda piede in tutta la regione, non è un drive-in e i tamponi che vengono fatti sono tamponi veri, col pazienti e personale più tutelato": a commentare l'arrivo delle tende drive-through all'ospedale Bufalini è il commissario ad acta Sergio Venturi. Per accertare la guarigione delle persone già risultate positive, senza scendere dall’auto, sono in corso azioni a San Lazzaro di Savena, Reggio Emilia, Cesena, Guastalla, Castelnuovo Monti (Re); presto anche a Scandiano, Correggio e Montecchio (Re). La metodologia ‘drive through’ affianca l’attività dei tamponi a domicilio. Obiettivo: valutare persone clinicamente guarite (prive dei sintomi dell’infezione) che necessitano di effettuare il tampone due volte a distanza di almeno 24 ore uno dall’altro, prima di essere dichiarate guarite a tutti gli effetti.

La prima apertura è avvenuta il 14 marzo a cura dell’Azienda sanitaria di Bologna presso la sede del Dipartimento a San Lazzaro di Savena. A seguire, si stanno diffondendo le postazioni, grazie all’impegno per l’allestimento dei volontari di protezione civile: la struttura di Reggio Emilia è stata attivata nella camera calda del vecchio Pronto Soccorso; a Cesena sono state montate una tenda e un gazebo nel parcheggio dell’Ospedale Bufalini venerdì pomeriggio; a Scandiano, Correggio e Montecchio stanno per essere approntate postazioni nelle camere calde dei Pronto Soccorso.

Il dato di sabato di Forlì-Cesena viene commentato come in “lieve crescita” da Venturi. In generale, per Venturi, in regione "abbiamo un calo relativo, progressivamente stiamo andando verso una situazione che piano piano migliora. Lo dico piano piano, ma per la prima volta i decessi calano nella nostra statistica negativa, sono 77, cioé circa 20 meno di ieri, è un calo che cercheremo di consolidare nei prossimi giorni”. La prossima sfida sanitaria è “spostare l'attenzione fuori, partendo dalle case per anziani, le case protette e nelle comunità locali. Fare un'aggressione all'esterno al virus per preservare gli ospedali”.

Venturi annuncia inoltre che è stato appena fatto un ordine di 100mila test sierologici, che diversamente dai tamponi ci dicono anche se c'è stata o meno la malattia, con questi inizieremo a testare tutti gli operatori sanitari della regione, abbiamo 62mila dipendenti compresi anche anche nelle retrovie che non sono a contatto con gli ammalati. Per il personale sanitario oggi seguiamo le indicazioni del ministero di fare il tampone ai sintomatici, gli altri medici vanno a lavorare”. Le donazioni alle strutture sanitarie hanno superato i 4,5 milioni di euro, e saranno tutti rendicontati. Commenta Venturi: “E' un risultato che ci rende orgogliosi di questa regione ed è al di là di ogni nostra previsione iniziale”.  

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