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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Simulazioni Imu: gli aumenti scattano dalla seconda casa

In base ai dati resi noti dall'amministrazione comunale emerge come il cittadino debba fare i conti con l'aumento delle imposte a partire dalla seconda casa. Qui la tassazione è circa il doppio rispetto l'Ici. Ma emerge anche come gran parte dell'aumento passi dalle casse comunali a quelle statali

Pubblichiamo di seguito le simulazioni affrontate dal comune di Cesena. Riguardano il calcolo dell'Imu come previsto nel bilancio 2012 per prima e seconda casa, negozi, uffici e capannoni. Il gettito totale stimato dalle entrate della tassazione è previsto in 38.506.106, ma di questi 12.266.106 vanno allo stato e il restante – 26.240.000 – resta al Comune. A detta del sindaco, il calcolo dell'Imu a Cesena è stato studiato come una sorta di patrimoniale. Guardando nello specifico le voci, si può apprendere cosa cambierà anche dal confronto con l'Ici.

Prima casa. Qui si applica un'aliquota del 4 per mille L'edificio preso in esame riguarda l'appartamento da 90-100 metri quadrati perchè il più diffuso a Cesena. Si pagheranno 172 euro di Imu contro i 234 euro di Ici. Ci sarà un “buono” da 50 euro a figlio da sottrarre all'imposta.
L'aumento lo si vede invece nella seconda casa. Se con l'Ici si pagavano 407 euro ora siamo al doppio: 800. Di questi però 353 vanno allo Stato.

Negozi. Il modello preso in esame è la categoria C1 con rendita catastale pari a 2.407,1 euro. L'aliquota da applicare è dell'8,6 per mille.
Si passa dai 599 euro di Ici annuali ai 1191 con l'Imu di cui 526 euro vanno alle casse dello Stato. C'è da fare una precisazione. Infatti grazie ad un protocollo firmato dal Comune con associazioni di categoria, chi affitta a canone calmierato potrà godere di un abbattimento dell'Imu del 90%.

Uffici. Anche qui il modello seguito è quello dell'ufficio da 100 metri quadrati con un'aliquota dell'8,6 per mille. In base all'Ici si segnala un aumento di imposta di quasi il doppio. Si passa infatti ai 612 euro di Ici ai 1203 di Imu di cui 532 euro richiesti dallo Stato.

Chiude l'elenco il capannone industriale. Le simulazioni sono state effettuate su un modello con rendita catastale da 6.551,20 euro. L'aliquota applicata è all'8,6 per mille. Si passa dal pagare un'Ici di 2.408 euro a una Imu di 3.549 di cui 1,568 euro sono richiesti dallo Stato.

In base ai dati resi noti dall'amministrazione comunale emerge come il cittadino debba fare i conti con l'aumento delle imposte a partire dalla seconda casa. Qui la tassazione è circa il doppio rispetto l'Ici. Ma emerge anche come gran parte dell'aumento passi dalle casse comunali a quelle statali.
 

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