L'opposizione promette battaglia su lavoro e sicurezza

Lavoro e sicurezza. Questo il terreno su cui Pdl, Udc e Lega sfidano la Giunta. Ci si aspetta una battaglia senza esclusione di colpi visto che Cappelli, Celletti e Casali non le hanno mandate a dire. In merito al lavoro Cappelli ha aperto le danze dicendo che il Comune “si sta interessando ora, a fine legislatura, di provvedimenti mirati al lavoro. C'è chi ci vede una mossa strumentale in vista delle elezioni”.

Lavoro. La cinquina dell'opposizione, al netto di M5S e Liberaldemocratici, l'hanno snocciolata Casali e Cappelli del Pdl partendo dalla proposta di un taglio delle imposte. “Abbassamento di un punto percentuale dell'Imu su laboratori, negozi, capannoni; -30% di tassa di occupazione di suolo pubblico e croce sopra alla tassa di soggiorno”.

Fa capolino la “no tax area” che permette a chi apre una nuova impresa di avere la strada spianata dalle tasse per due anni. Poi dito puntato alle partecipate che per Marco Casali sono “da aprire al mercato privato per rilanciare il lavoro e l'occupazione”. “La giunta deve fare di più per facilitare le imprese ed ottenere credito facendo leva su fondazioni bancarie per un fondo di investimento che possa sostenere nuove imprese”. Gli ultimi due punti della proposta sono pensati per promuovere l'incontro domanda offerta tra lavoro e università con un controllo diffuso sulla gestione delle risorse.

"Questi interventi – ha spiegato Cappelli – possono trovare un sostegno economico nell'avanzo di amministrazione del 2013 e parte dei fondi stanziati per il pacchetto lavoro".

Sicurezza. Tema cado, al centro del dibattito delle ultime settimane; parola ad Antonella Celletti della lega. “Lucchi ha chiuso il pacchetto sicurezza in un cassetto e presenta in questi giorni una delibera in ritardo di quattro anni. Delibera – spiega la capogruppo leghista – vuota però di qualsiasi contenuto concreto”.

Il piano presentato propone "un maggiore impiego degli agenti della municipale nelle zone periferiche o a rischio degrado" e più volte è stato rimarcato il bisogno di prevenire la violenza anche con la disposizione in campo degli “steward della notte”. Un gruppo di persone da impiegare nel territorio soprattutto dopo il calare del buio.  “Dovrebbero essere persone del territorio presenti e riconosciuti nei quartieri a disposizione dei cittadini”.