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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Cesena no slot, il sindaco difende l'ordinanza: "La sentenza ci dà più forza, non ci fermeremo"

Il Consiglio di Stato ribadisce il diritto del Comune di regolare il gioco d'azzardo nell'interesse della salute pubblica

Con la sua sentenza che conferma efficacia all'ordinanza del Comune di Cesena che limita gli orari di accensione di slot machine e videolottery , il Consiglio di Stato ribadisce il diritto del Comune di regolare il gioco d'azzardo nell'interesse della salute pubblica. Un principio che trova concorde la stessa amministrazione comunale. E' notizia di qualche giorno fa che nei giorni scorsi il Consiglio di Stato ha respinto l’istanza presentata da 5 esercenti contro il provvedimento di limitazione dei tempi di funzionamento delle macchinette, che devono essere spente negli orari centrali della giornata e dalle 23 in poi, varato dall’Amministrazione comunale di Cesena nel dicembre del 2016.

Scrivono dal Comune: “Questo pronunciamento ci riempie di soddisfazione, non solo perché ha, di fatto, rigettato il ricorso, contro il quale il Comune si era costituito, riconoscendo in buona sostanza la validità del provvedimento, ma soprattutto perché, nella sua ordinanza, il Consiglio di Stato rileva che “nella comparazione dei contrapposti interessi coinvolti nella vicenda appare prevalente quello dell’amministrazione pubblica ad attivare tutti gli strumenti potenzialmente idonei a contrastare i fenomeni di ludopatia”. Questa considerazione, da sola, basta a farci ribadire l’impegno che abbiamo assunto da tempo, anche su sollecitazione del Consiglio Comunale, per combattere il gioco d’azzardo patologico, nella consapevolezza degli enormi problemi e della sofferenza che esso provoca a quanti cadono in questa forma dipendenza e alle loro famiglie”.

“Il nostro obiettivo – come abbiamo più volte ripetuto in questi anni – è di individuare gli strumenti più adeguati per salvaguardare il diritto alla salute dei cittadini e in particolare dei soggetti più vulnerabili. E tutti i provvedimenti presi in questi anni – dalla limitazione degli orari al regolamento sulle distanze dai luoghi sensibili, in linea con le indicazioni impartite dalla Regione – sono stati dettati dalla volontà di tutelare specialmente i giovani, come ad esempio gli studenti che magari frequentano locali dotati di slot prima dell’ingresso a scuola, e in questo modo, purtroppo, rischiano di prendere l’abitudine a giocare diventandone, quasi inconsapevolmente, vittime. Crediamo che la difesa della salute e del benessere dei cittadini sia un valore molto più rilevante di qualsiasi altra cosa, e la considerazione espressa dal Consiglio di Stato ci conferma sulla validità della nostra posizione. Andremo, quindi, avanti sulla strada tracciata con tutti i provvedimenti già annunciati”. 

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