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Cronaca

Macellazione del maiale all'agraria. La Lav promette battaglia

Ma l'istituto programma il bis per gennaio. La Lav ha pronta una denuncia per la Procura di Forlì: "Le norme della macellazione non sono state rispettate"

La Lega Anti Vivisezione (Lav) promette battaglia sul caso della macellazione di un maiale e della lavorazione delle sue carni che si è svolta nell'istituto negli anni scorsi come attività didattica. La Lav ritiene la pratica non solo immorale ma ne contesta anche la legalità basando le segnalazioni anche su un video caricato su youtube. Pronta quindi la denuncia per “organizzatori, esecutori e per chi non ha fermato le violazioni"; parola di Gianluca Felicetti presidente della Lav. Ma l'istituto ha in programma il bis per gennaio.

“La macellazione di un maiale è ritenuta talmente “normale” - si legge in una nota firmata Lav - che all’Istituto Tecnico Agrario Statale di Cesena “Giuseppe Garibaldi” ne hanno realizzato un video, presentandola come una pratica effettuata “nel rispetto delle norme”. Ma queste per la LAV sono state violate, e ancora più grave, alla presenza di un medico veterinario dell’Ausl”.

“Abbiamo deciso di denunciare alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Forlì – annunciano - organizzatori, esecutori e chi, pur essendo presente nella sua qualifica di pubblico ufficiale, non ha fermato né denunciato l’uccisione di un maiale “mora romagnola”, effettuata in deroga al Decreto Legislativo 333 del 1998 che regola la materia, per una macellazione che per la LAV è di fatto stata abusiva”, ha dichiarato Gianluca Felicetti, presidente LAV”.

“La macellazione – sottolineano -  è stata effettuata non presso una abitazione e con un consumo delle carni per ‘uso familiare’, previsto dalla norma, ma alla presenza di studenti, docenti e  terze persone, fra le quali anche i componenti di un gruppo musicale – aggiunge Felicetti – Inoltre, come si vede nel video realizzato dallo stesso Istituto Tecnico Agrario, è chiaramente ripreso il bloccaggio dell’animale cui, oltre al muso, sono state legate anche le zampe,  fattispecie vietata e sanzionata dalla Legge citata”.

“Aldilà dell’aspetto etico ed educativo, che volutamente non affrontiamo, relativamente a un Corso di studio di produzioni animali – prosegue il presidente della LAV – poniamo questioni giuridiche che sono tanto più gravi poiché effettuate in un ambito pubblico da personale pubblico, con soldi pubblici”.

Appresa infine la notizia che lo stesso Istituto ha programmato per il prossimo mese di gennaio una nuova analoga macellazione, la LAV diffida l’Istituto a realizzarla. E ha fatto presentare un’interrogazione parlamentare ai Ministri dell’Istruzione e della Salute per far censurare eventuali altri casi analoghi in altri Istituti Tecnici Agrari nel resto d’Italia.

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