Fiap: "Gli autotrasporti? Ambiente maleodorante"
Il sindacato ringrazia la polizia per l'operazione che ha messo fine ad uno filone di illegalità che costella l'autotrasporto cesenate
Il sindacato degli autotrasportatori Fiap ringrazia la polizia per la brillante operazione che ha messo fine ad uno dei tanti filoni di illegalità che, purtroppo, costellano l’autotrasporto cesenate. La voce dei sei arresti si è sparsa velocemente in città ed è una di quelle notizie che, per tanti imprenditori seri e responsabili costantemente alle prese con le difficoltà generate da una crisi che sembra non voler mai finire, ripaga di tanti sacrifici fatti. "Ora però - annuncia in una nota - è venuto il momento di fare alcune riflessioni ”.
“Negli articoli – si legge - si sottolinea giustamente che il sistema messo in piedi dagli arrestati consentiva loro di praticare una concorrenza sleale nei confronti delle imprese regolari; ma i committenti di queste imprese che usufruivano di servizi sotto costo e, soprattutto, al di sotto dei costi minimi di sicurezza che la legge impone, sono esenti da qualsiasi conseguenza? E’ stata fatta una verifica nei confronti dei committenti di queste imprese? “
“Nel corso degli ultimi anni nelle più grandi aziende del settore alimentare ed ortofrutticolo della zona gli autotrasportatori frigoriferi cesenati sono stati un po’ alla volta espulsi e sostituiti da vettori provenienti da altre zone del paese. Un fenomeno generato e incentivato soprattutto da una offerta di trasporti a costi decisamente più bassi di quelli proposti dai vettori cesenati. Strano che a Cesena, capitale riconosciuta dell’autotrasporto, improvvisamente nessuno fosse più capace di fare questo mestiere in maniera competitiva. Le poche aziende cesenate rimaste si trovano ad operare per committenti che non hanno sede a Cesena e nel trasporto internazionale frigorifero, addirittura, siamo pressoché inesistenti. Forse, scavando ancora un po’ è possibile scoprire molto del marcio che c’è in giro”.
“Siamo certi che tutti versano regolarmente l’Iva? Poter disporre di un 21% di margine è un bel vantaggio competitivo al quale è difficile far fronte. E in tema di contributi versati o non versati sugli stipendi dei propri dipendenti che dire? Siamo certi che tutti, ma proprio tutti, rispettano le regole del gioco? Certo che se una impresa ha sede a Cesena riesce piuttosto agevole per l’Ispettorato del Lavoro o per l’Inps disporre un controllo ma se questa ha sede a mille chilometri di distanza chi la controlla? E ci fermiamo qui, ma si potrebbe parlare di gasolio, di riciclaggio di denaro sporco, di commercio illegale di pallets, di furti di camion e di carichi”.
“Non è certo – conclude - il lavoro che mancherà alle forze dell’ordine se vorranno proseguire in questa meritoria opera di pulizia di un ambiente sempre più maleodorante. Per quanto ci riguarda, e ci teniamo a sottolinearlo, non mancheremo di appoggiare ogni iniziativa che va in questa direzione”.