Il Comandini inaugura il primo laboratorio informatico a costo zero

Il massimo al minimo. E' la sfida per chi lavora in un contesto di minori risorse dovendo garantire un adeguato servizio al prossimo. Il segreto di chi riesce nell'impresa è nascosto in quattro lettere: rete. Fare rete, unire forze, competenze e sfruttarle al meglio. Un risultato lampante è il nuovo laboratorio del Comandini per le classi prime e seconde. I venticinque computer sui banchi  non sono stati comprati, ma sistemati e assemblati grazie al progetto del Comune di Cesena “Trashware”.

In poche parole i ragazzi dell'associazione studentesca Sprite, che curano il progetto, sistemano e resuscitano vecchi computer, di chi se ne vuole sbarazzare, rendendoli di nuovo funzionanti. Poi li regalano, ripeto, regalano a chi ne ha necessità come istituti e associazioni. E quaranta Pc che prima sarebbero andati buttati ora sono al Comandini, venticinque nell'aula laboratorio, mentre i restanti in altre cattedre. E il sistema operativo? Nessun problema ci pensa Linux, è open source. Significa che è possibile scaricarlo gratuitamente, è un software che permette tutte le funzioni (fogli di testo, di calcolo ecc) dei sistemi operativi più noti.

Una volta installate le “macchine”, i ragazzi di Trashware fanno anche una piccola formazione affinché chi si siede davanti al Pc sia autonomo. Tirando le somme, senza Trashware il laboratorio del Comandini non ci sarebbe stato o per lo meno comporterebbe una spesa di circa 12mila euro.

“In questo modo i ragazzi hanno strumenti idonei per imparare e per essere inseriti nel mondo del lavoro – ha detto il dirigente scolastico Brunet – in più imparano una logica di reciclo e riuso che ha dei riscontri positivi tangibili proprio davanti ai loro occhi”.
Presente al'inaugurazione anche il sindaco Lucchi che ha constatato come il progetto Trshware, a un anno dalla sua attivazione, funzioni. E rilancia: “Proprio domani spedirò una lettera agli altri comuni della Provincia spiegando cosa facciamo e ponendo le basi per un lavoro di Area Vasta”.