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Cronaca Bagno di Romagna

Anche nel cesenate ci si riforniva dal Piccolo Chimico

Tutto ha avuto inizio nei giorni scorsi quando, i Nas di Perugia hanno scovato nel capoluogo umbro un laboratorio fai da te di medicinali tra cui dopanti e simil Viagra

Da Milano a Reggio Calabria passando per il cesenate. Le trame dell'operazione “Piccolo chimico” sono arrivare anche in Romagna. Tutto ha avuto inizio nei giorni scorsi quando, i Nas di Perugia hanno scovato nel capoluogo umbro un laboratorio fai da te di medicinali tra cui dopanti e simil Viagra. Nei guai è finito un ragazzo di 22 anni che, nonostante fosse un esperto in chimica , non aveva i requisiti di legge per confezionare e vendere medicinali. Ciò nonostante aveva un giro d'affari da capogiro.

E proprio rintracciando i clienti che il ragazzo aveva in tutta Italia, i militari del nucleo antisofisticazione sono giunti in Romagna dove un ragazzo ha ammesso di aver comprato sostanze dal “Piccolo chimico”. Si tratta di un ragazzo sulla trentina che frequentava palestre. Non è stato denunciato ma sequestrato il materiale che aveva in abitazione. Il fornitore umbro aveva messo in piedi un giro di approvigionamento e di affari industriale. Si riforniva grazie a spedizioni partite in Cina che contenevano i principi attivi utili a confezionare pillole che, però, erano camuffate con l'indicazione “sale”.

All'interno del laboratorio artigianale (del valore stimato di 250.000 euro), dotato di attrezzature e macchinari specifici, i militari del Nas sequestravano circa 300 chili di sostanze farmacologicamente attive in polvere (antibiotici, analgesici, anabolizzanti, eccipienti, solventi), tutte provenienti dalla Cina, sufficienti per preparare circa 100 milioni di pillole; 10mila tra capsule e fiale, pronte per la preparazione e per la spedizione; copioso materiale cartaceo attestante la commercializzazione on-line, a favore di diverse persone di tutta Italia, dei farmaci illeciti.

Il valore del materiale sequestrato è di oltre 120.000 euro, mentre il potenziale giro d’affari è stato stimato in centinaia di milioni di euro. L'esame della documentazione rinvenuta consentiva inoltre di individuare gli acquirenti delle sostanze illecite, nei cui confronti la Procura della Repubblica di Perugia emetteva 26 decreti di perquisizione, eseguiti dai militari dei Nas, in collaborazione con i Carabinieri dell’Arma territoriale, nelle province di Roma, Milano, Brescia, Verona, Forlì - Cesena, Pavia, Novara, Genova, Piacenza, Palermo, Catania, Ragusa, Reggio Calabria, Taranto, Salerno, Frosinone, Teramo e Pisa.

Nel corso delle perquisizioni venivano sequestrate altre 6mila circa tra capsule, compresse, fiale e flaconi di farmaci dopanti, stupefacenti e per la disfunzione erettile, alcuni dei quali anonimi, altri riportanti in etichetta la dicitura “per uso esclusivo di ricerca” abusivamente apposta, nonché materiale sanitario per la somministrazione delle sostanze (lacci emostatici, siringhe, cannule e flebo) e documentazione sanitaria di dubbia provenienza (come ricette mediche compilate con nomi di fantasia), il tutto per un valore commerciale di circa 70mila euro.

Al termine delle operazioni, oltre al “piccolo chimico” (denunciato per esercizio abusivo della professione sanitaria, illecita importazione di farmaci, commercio e somministrazione di medicinali pericolosi e traffico di anabolizzanti), sono state deferite all’autorità giudiziaria altre 7 persone, tra cui atleti e istruttori di body building, per ricettazione di farmaci illeciti e detenzione per il commercio di sostanze dopanti e stupefacenti.
 

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